Il San Donà passeggia sui resti dei Cavalieri Prato

Larga vittoria biancoceleste con punto di bonus contro il fanalino di coda Il pacchetto macina e carretta due volte. Pilla (quattro mete) “Man of the match”
Di Gianluca Galzerano

Larga, comoda, senza mai un briciolo di dubbio: la Lafert centra la seconda vittoria interna consecutiva schiacciando i poveri Cavalieri Prato sotto un diluvio di punti che ben più pesante sarebbe potuto essere senza qualche leggerezza di troppo, "giustificata" dalla totale assenza di tensione agonistica. Un monologo biancoceleste senza "se" e senza "ma", contro una squadra che mai ha dato anche solo la parvenza di essere al posto giusto nel momento giusto.

Campo pesante e clima infreddolito, al Pacifici: minuto 3, San Donà rinuncia al primo piazzato e opta per la touche in attacco. Koroi controlla il lancio e pilota il drive che viaggia compatto travolgendo fino in meta gli impotenti ospiti. Tocco finale di Preston, alla prima marcatura personale, e Cornwell che centra i pali per il 7 a 0. Prato è strafallosa e non riesce a toccare palla, mentre è subito chiaro che gli avanti biancocelesti possono decidere le sorti del match quando e come vogliono. La conferma al 14', quando il pilone Halushka sporca fallosamente l'ingaggio beccandosi un giallo: sugli sviluppi del penalty la mischia Lafert è di nuovo spietata e macina metri per la seconda marcatura a firma Pilla. Il bunker timidamente allestito dai Cavalieri sembra fatto di argilla, mentre dall'altra parte il XV di coach Wright cerca di chiudere subito la pratica. Al 22' situazione specchio della prima meta: touche in attacco, drive e passeggiata rilassata sulle povere gambe ospiti per la comoda doppietta di Pilla. Fossimo nel baseball, si potrebbe già pensare alla regola della "manifesta inferiorità", tanto risulta imbarazzante il dislivello in campo. San Donà costruisce al largo. Ma il bonus offensivo arriva al 33': solito strapotere in conquista dei primi otto uomini, ovale che viaggia sulla sinistra e strepitoso sottomano in allungamento di capitan Erasmus che fissa due difensori liberando Rorato sull'out per il tuffo plastico a favore dei fotografi. La frazione si chiude sul 26 a 0, dopo che almeno tre occasioni nitide i biancocelesti non vanno a segno per banali errori di handling.

Al rientro in campo i Cavalieri sono senza armi, senza cavallo e con le scarpe di cartone, dominati in ogni situazione di gioco. Vanno a segno così Pilla (al 4' e al 26', un poker meritato per il mobilissimo flanker nominato poi Man of the Match), il giovane talentino Pelloia (al 19') ed il seconda linea Sala al 29', bravo a inserirsi in una sventagliata al largo chiusa con il tocco vincente dopo aver controllato un proprio calcettino a seguire dietro la linea di difesa. Alla mezz'ora va in meta anche Prato, ma ad accorgersene sono davvero in pochi se non il tabellone che segna il 52 a 5 finale.

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