Il San Donà chiede più attenzione agli arbitri

Marusso: «Se penso ai punti persi mi prende lo sconforto». Trevisan: «Il team ci riempie d’orgoglio»

L'amaro in bocca non rovina del tutto il Natale in casa M-Three, uscito sconfitto dal match di sabato con le Fiamme Oro in un modo che, nel racconto del diesse Marusso, ha davvero del grottesco: «Premesse le responsabilità nostre in occasione delle mete subite nel primo tempo, non posso non sottolineare come la seconda sia nata grazie ad un chilometrico passaggio in avanti immediatamente segnalato dal guardialinee che ha corso parallelamente a Zitelli fino in meta con la bandierina tesa e continuando ad urlare che era avanti», racconta il dirigente biancoceleste.

«L'arbitro ha deciso di ignorare la cosa, e questo è francamente inspiegabile - continua - così come inspiegabile è il suo atteggiamento nel secondo tempo, quando la Fiamme Oro hanno sistematicamente praticato l'anti-gioco ad ogni mischia».

Un tema, quello degli arbitraggi inadeguati rispetto al nuovo regolamento delle mischie chiuse, già rilanciato in occasione del derby perso di misura in casa con il Petrarca: «Altra partita condizionata dal metro arbitrale, tanto da essere usata dalla commissione direttori di gara come parametro per una maggiore correttezza interpretativa - prosegue Marusso - Se penso ai punti persi a causa di quegli errori, mi prende lo sconforto».

Il gruppo che sta dimostrando un attaccamento all'ambiente davvero fuori dal comune: «Gente che si impegna a mille e che ha accettato di tagliare di un terzo i compensi pur di restare tutti uniti. Gente come Mucelli, che lavora in azienda 10 ore al giorno, o gente come Dotta, rimasto al capezzale del padre fino all'ultimo e che malgrado il dramma vissuto in famiglia nell'ultimo periodo non ha mai fatto mancare il suo impegno».

Anche per il presidente Trevisan il punto fermo della società resta il nucleo della prima squadra: «Un team che ci riempie di orgoglio, per la serietà e l'attaccamento al Club e per un rendimento che va oltre ogni aspettativa. Questo spirito di appartenenza non sta passando inosservato, tanto è vero che il prossimo 3 gennaio tutta la squadra sarà invitata a cena dai tifosi, un'iniziativa che testimonia un rapporto speciale con la città». (g.gal.)

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