Il Riviera stravince in campo e ai punti
MIRA. Se n'erano viste tante sul campo del Riviera del Brenta, la squadra campione d'Italia di rugby donne. Ieri, la partita inaugurale della stagione contro le lombarde del Gerundi è stata sospesa al termine del primo tempo, quando le verdeblù veleggiavano con 85 punti di vantaggio. Motivo? L'arbitro Zambon di Treviso, accortosi che il Gerundi era ridotto ad avere a disposizione solo 13 giocatrici dopo la fine del primo tempo, non ha potuto fare altro che applicare il nuovo regolamento e sospendere la gara. Rispetto al passato, infatti, salvo espulsioni temporanee o definitive i giocatori in campo, in tutte le categorie, devono essere quindici, questo per salvaguardare l'integrità fisica di quanti continuano a giocare. La prima di campionato, insomma, si è risolta in una mezza partita, che ha visto misurarsi due squadre divise da un abisso tecnico. Detto che al Gerundi, nuova società che per la prima volta si misura con il panorama a 15, va il massimo rispetto e incoraggiamento, va anche aggiunto che non c'è mai stata storia in campo, considerato ad esempio che dopo 26' il risultato era di 26-0 e il Riviera aveva già messo in saccoccia il punto di bonus. Con il passare dei minuti il divario è aumentato a dismisura, con il XV di Faggin che è tra l'altro riuscito a realizzare tre mete nei minuti di recupero. Ora la parola passa alla Giustizia Sportiva, che applicando il regolmento federale assegnera il successo (20-0, ergo vittoria con 5 punti) al Riviera del Brenta, che in questo modo cancella da subito la penalizzazione di 4 punti per mancato allestimento di una squadra giovanile. Domenica prossima subito un turno di sosta per la formazione di Luca Faggin.
Maurizio Toso
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia