Il Premio “Città di Mestre” si tinge di rosa

Il bello dello sport al centro culturale Santa Maria delle Grazie per l’evento organizzato dal Panathlon
Foto Agenzia Candussi/ Vatrella/ Mestre, via Poerio 32/ XXXV Premio Città di Mestre per lo sport al Centro Culturale Santa Maria delle Grazie
Foto Agenzia Candussi/ Vatrella/ Mestre, via Poerio 32/ XXXV Premio Città di Mestre per lo sport al Centro Culturale Santa Maria delle Grazie

MESTRE. Dieci personaggi di spessore nel campo dello sport e una società (la Pallamano Musile) che, negli ultimi due anni, ha conquistato traguardi impensabili come l’A/1. È la sintesi della XXXV edizione del Premio Città di Mestre per lo Sport, messo in vetrina ieri sera dal Panathlon International Club di Mestre al centro culturale Santa Maria delle Grazie.

L’anfitrione della serata, il presidente del Panathlon di Mestre, Fabrizio Coniglio, è riuscito ad assicurarsi per l’evento la presenza di un “parterre de roi” di assoluto rispetto. Si parte dall’ideatore del premio, Giuliano Berti, al presidente della Reyer, Federico Casarin, dal governatore dell’area 1 del Panathlon, Giorgio Chinellato, alla presidente del Consiglio comunale, Linda Damiano, la cui simpatia e grazia hanno conquistato tutti, assieme alla sua collega Maika Canton, per non parlare di Barbara Rossi, presidente della My Cicero Pesaro e del Panathlon Club di Pesaro. Un premio al femminile, se si considera che la metà delle premiate (Sara Toffolo per il basket, Camilla Vigato per l’atletica leggera, Alice Pamio per la pallavolo, Erica Cipressa per la scherma e Betty Pusiol, il cui merito principale, fra le altre cose, è stato di organizzare nel 2014 a Venezia gli Special Olympics, appartiene al gentil sesso.

Fra i maschi, invece, i riconoscimenti sono andati a Luca Raffaniello per il judo, Vittorio Carrara quale versatile dirigente, maestro di scherma e atleta master dell’Officina della Scherma Mirano, il giornalista di Rai 3, Massimo Zennaro, Piero Rosa Salva, il creatore della VeniceMarathon e Sebastiano Dri per il basket. Il diapason degli applausi è andato giustamente su quest’ultimo, diciassettenne di Oriago, studente dell’Algarotti e cestista dello Junior Leoncino Mestre. Nonostante un’aggressiva forma di leucemia, Sebastiano, premiato da Federico Casarin, è tornato a scuola, ad allenarsi e spera di tornare a calcare i parquet.

Tutto bello, ma una domanda alla presidente del Consiglio comunale è d’obbligo: l’impiantistica soffre ancora di carenze strutturali: «Sono d’accordo», dice Linda Damiano, «ma stiamo facendo il massimo per sbloccare la situazione. Il sindaco tiene molto allo sport e, vedrete, che, come lo stadio Baracca, molte situazioni verranno sistemate».

C’è ancora discriminazione per le donne nello sport? «Direi di sì», conclude Damiano, «anche se non così marcata come negli altri campi della vita. Una professionista, rispetto a un collega maschio, guadagna molto meno in tutte le discipline».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia