IL PASTICCIO DEGLI ORDINI DI SCUDERIA

di STEFANO TAMBURINI Con i pasticci da ordini di scuderia sembra di esser tornati al doppio disastro ferrarista in Austria e a Indianapolis nel 2002. Quelli erano i tempi della massima ipocrisia (non...
Di Stefano Tamburini

di STEFANO TAMBURINI

Con i pasticci da ordini di scuderia sembra di esser tornati al doppio disastro ferrarista in Austria e a Indianapolis nel 2002. Quelli erano i tempi della massima ipocrisia (non si poteva ma si faceva), oggi siamo alla massima rigidità che – oltre allo spettacolo – rischia di minare i sottili equilibri delle scuderie. Undici stagioni fa a Maranello erano i tempi in cui Rubens Barrichello non poteva neanche andare in bagno se prima non c’era già passato Michael Schumacher. Una stagione di umiliazioni ingiustificate: Schumi vinse il campionato con un anticipo imbarazzante ma al povero Rubinho non lasciarono neanche le briciole. In Austria il tedesco era reduce da quattro vittorie e un podio nelle prime cinque gare, nella sesta era secondo con il compagno davanti. Non c’era bisogno di invertire le posizioni, eppure dai box dovettero arrivare a minacciare il taglio del contratto e Rubens alzò ostentatamente il piede all’ultima curva. Pochi mesi dopo, a Indianapolis, con il tedesco davanti e il brasiliano secondo fu deciso un arrivo in parata con il brasiliano che vinse per sbaglio al fotofinish. La Ferrari, giustamente, finì nella bufera, sia per l’ordine di scuderia in sé sia per l’inutilità di quel comportamento. Dopo furono cambiate le regole e gli ordini che formalmente erano vietati (ma il modo si trovava) ora sono leciti ma non placano le polemiche. Era lo scorso novembre quando la Ferrari fece finta di sostituire il cambio di Felipe Massa per far guadagnare una posizione a Fernando Alonso (ma lì almeno c’era un titolo in ballo), ed è dell’ultima sfida il balletto delle Red Bull e delle Mercedes. Roba ancor peggiore e, almeno nel caso dei tedeschi, senza logica. La conseguenza? Rapporti lacerati quando mancano 17 gare alla fine, potenziali ammutinamenti nei prossimi Gp. Insomma, un disastro.

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