«Il nuovo stadio? Mi piace quello di Nizza»
VENEZIA. «Non ho scelto io i nuovi giocatori del Venezia, lo chef è stato il direttore sportivo Andrea Gazzoli. Aspettiamo nella speranza che il piatto servito sia il migliore possibile». Il presidente del Venezia Yuri Korablin ci scherza su, mentre segue la partita pro Telethon dalle cabine riservate del Penzo, però poi si fa subito serio quando entra nel merito del bilancio che gli viene chiesto, alla luce del mercato e del cambio alla guida tecnica della sua squadra. «Come avevo detto prima di Capodanno, certi cambiamenti erano necessari, ma è ancora presto per parlare di risultati. Certo, le tre vittorie di fila sono un aspetto positivo in queste ultime settimane e con il nuovo allenatore, ma è bene ricordare che ci aspettano ancora 12 partite da qui alla fine del torneo, e che alcune di queste saranno molto difficili in questo mese di febbraio. Sono tuttavia fiducioso». L’arrivo di Stefano Sottili, qualcosa, comunque l’ha cambiato.
«Del cambio ho discusso come sempre con Gazzoli, c’era mancanza di stabilità nel gruppo e i punti deboli non mancavano. Rinforzi servivano, ma la squadra non ha mai avuto la reazione giusta nei momenti di difficoltà. Zanin ha fatto un buon lavoro, sodo e con impegno, ma aveva bisogno di più tempo. Il Venezia è invece una squadra che non ha tutto quel tempo, gli obiettivi da raggiungere sono ambiziosi. Vogliamo arrivare nelle prime tre e siamo costretti a fare tutto di corsa. Nel girone di andata ho notato però che nella squadra mancava l’entusiasmo».
C’è poi la questione tifoseria. Sempre di meno quelli che vengono al Penzo la domenica, e nel conto vanno messi lo scioglimento del Gate22 e le contestazioni della curva sud al diesse Gazzoli contro il Santarcangelo il mese scorso. «Prima della fine del campionato incontrerò tutti i tifosi personalmente, perché non voglio ci siano attriti o incomprensioni», garantisce il numero uno del Venezia. «Il più preoccupato per la diminuzione del pubblico sono proprio io, ma la squadra ce la sta mettendo tutta, e ha bisogno in questa fase del tifo sulle tribune. Gazzoli ce la sta mettendo tutta con cuore ed entusiasmo, va supportato». Capitolo stadio con poche novità concrete al momento. «Stiamo lavorando intensamente. Comune ed Enac stanno cercando di concludere la loro trattativa, mentre noi siamo appena rientrati da Tel Aviv dove abbiamo svolto incontri per realizzare la pubblicazione relativa al progetto, quella che servirà per la presentazione di tutti i dettagli relativi al nuovo stadio. Siamo stati a Nizza, perchè lì ce n’è uno simile al nostro che sarà inaugurato a fine anno ed è accanto al mare e all’aeroporto come quello che potrebbe sorgere a Tessera. Poi avremo svariati altri incontri. Il Comune, con il sindaco Orsoni, sta definendo il suo gruppo di lavoro, noi stiamo definendo gli aspetti urbanistici, amministrativi ed economico-finanziari. Però non sono un mago, quindi non so come evolverà la situazione nelle prossime ore. Posso sperare però nel meglio. Il lavoro si svolge su più direzioni, ma sono mille gli aspetti da seguire per farcela».
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