Il Mestre non molla mai In 10 porta a casa un punto
VERONA. Il Mestre c’è! In inferiorità numerica per un tempo, regge con raziocinio e lucidità il forcing della VirtusVecomp per poi, ad inizio ripresa di nuovo in parità numerica, provare a vincere la sfida. Unico neo nel finale quando rischia grosso sulle incursioni di Verdun e Cernigoi. L’avvio è subito elettrizzante con i ragazzi di Tiozzo che costruiscono una ghiotta opportunità per incanalare nel verso giusto la partita: Casarotto, classe ’96, da centro area, su perfetto assist di testa di Ferrari, non trova a tu per tu con Tebaldi il facile impatto con il pallone. Poi il fallo da rosso diretto a Gherardi. Siamo solo al 14’ quando l’attaccante si produce in una manata al volto di Rossi. Ineccepibile la sanzione dell’arbitro all’indirizzo della punta arancionera su segnalazione del guardialinee. Una perdita equilibrata ad inizio ripresa dall’allontanamento del difensore scaligero Maccarone (4’), reo di un inutile fallo di mano a centrocampo per l’inevitabile secondo giallo. In parità numerica il Mestre prova a cercare il bottino pieno grazie anche alla mossa del tecnico Tiozzo che toglie un difensore, Zanette, per inserire una punta, Florian spostando Ferrari sulla fascia e scalando come quarto della linea difensiva l’esterno Serena. La riposta del tecnico Fresco è immediata con Peroni che si alza dalla panchina e prende il posto di Alba mentre Verdun sostituisce un esausto Pedrinelli. Mosse a scacchi che tengono viva la sfida consentendo, a conti fatti, alla Virtus di essere più pericolosa rispetto agli arancioneri.
L’espulsione di Gherardi consente agli scaligeri di avanzare il baricentro di gioco ed arrivare pericolosamente nell’area avversaria con il mobile Cernigoi che trova però sulla sua strada un Cont in vena di prodezze deviando in angolo la botta dall’area piccola. Dal corner N’Zè, tutto spostato sulla linea di fondo, supera il portiere ma sulla riga di porta salva Niero con una disperata scivolata. Il Mestre barcolla ma non cede nemmeno sul diagonale di Maccarone respinto in angolo dal proprio estremo difensore. Prima del riposo Cernigoi riceve palla da Santuari, e dal limite manda la sfera di poco sopra la traversa.
Ad inizio ripresa l’ingenuità di Maccarone ristabilisce la parità numerica in campo ed è il Mestre, con Ferrari e Bedin, a tenere in guardia Tebaldi e soci. Virtusvecomp che getta il cuore oltre l’ostacolo nell’ultimo quarto di gioco costruendo due nitide occasioni da rete: la prima con Verdun che tutto solo davanti al portiere calcia incredibilmente sopra la traversa, la seconda con il centravanti Cernigoi che in piena area, su assist di Santuari, strozza troppo il possibile diagonale vincente.
Stefano Joppi
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