Il Maerne resta in dieci il Porto non ne approfitta

MAERNE. In una prima giornata ricca di emozioni econ tanto pubblico, mancano solo i gol nella sfida tra il giovane Maerne reduce da due promozioni consecutive, e la “nobile decaduta” Portogruaro, con recenti fasti fino alla serie B. Molte emozioni, un gioco continuo e piacevole a dimostrazione di come il girone di Promozione sarà sicuramente molto combattuto, ma zero reti, forse per una preparazione ancora non del tutto completa, forse per la mancanza dalle due parti di un vero e proprio centravanti. Discorso a parte per l’arbitraggio, fischiato da entrambe le tifoserie con veemenza, e che si dimostra fin troppo fiscale in alcuni casi (l’espulsione, il far ripetere falli e rimesse laterali, a partire dallo stesso calcio di avvio), ma tollerante su falli di gioco che, almeno in tre occasioni, meritavano diverso e più severo trattamento.
Al via, tra gli incitamenti di oltre duecento spettatori con una buona rappresentanza ospite, bandiere e fumogeni da serie superiore, il primo pericolo è ospite, con una buona incursione di Fabbro fermato al momento del tiro al 4’ per un fallo in attacco. Poi sono i padroni di casa a farsi sentire, prima al 9’ con una triangolazione Rossi – Dal Castello che finisce a lato, poi al 12’ con una parata in due tempi di Fovero ancora su Rossi. Con il passare dei minuti, a crescere è il Portogruaro, che per due volte tenta la via del gol con Poles, prima al 17’ in triangolazione con Buriola poi al 27’ con una punizione da posizione favorevole battuta troppo lenta
La ripresa vede gli ospiti premere e al 6’ l’esperto M. Dal Castello la combina grossa e, già ammonito, si fa cacciare per una protesta di troppo su una punizione dalla tre quarti.
L’uomo in più galvanizza il Portogruaro, che ci prova al 7’ ancora con Poles su imbeccata di Zanette, e al 14’ con una triangolazione Poles – Caracciolo – Fabbro dalla scarsa fortuna.
Il Maerne ha intanto arretrato F.Dal Castello (buona la sua prestazione) in difesa,e al 22’ si riaffaccia in avanti con Rossi ma senza troppa convinzione. Due minuti dopo è ancora Rossi, ben imbeccato dal nuovo entrato Zoia, ad avere la palla del match, ma evidentemente, nonostante l’altezza, il colpo di testa non è il piatto forte del suo repertorio e la palla viene letteralmente consegnata nelle mani di Fovero.
I cambi e il forcing del Porto non ottengono risultati ulteriori, e al 50, poco prima del fischio finale, l’unico brivido è per uno svarione della difesa di casa che consegna la palla su un piatto d’argento a Marcuz, che però non riesce a trovare la rete.
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