Il dominio e la paura Ma la Reyer ce la fa

Finisce 80-77, Trento sfiora la grande rimonta. Domani gara-3

MESTRE. La Reyer conquista l’1-1, ma quanta sofferenza. Colpa dei granata che si sono addormentati nel secondo tempo consentendo a Trento di arrivare dal -22 al -1. È stata un’autentica corrida con gli arbitri che hanno perso letteralmente la testa nel secondo quarto contribuendo a innervosire gli animi. Il bilancio è stato di due espulsi (coach De Raffaele e Sutton), sei falli tecnici, un fallo antisportivo e un infortunato (Bramos).

E adesso da domani si va a Trento per gara-3 e gara-4 e non osiamo immaginare che clima prepareranno i tifosi trentini. Uno stratosferico Hynes (26 punti) ha dato il “la” al successo, ma anche Daye e Jenkins hanno dato il loro contributo. E ora bisognerà vincere almeno volta al BLM Goup Arena per disputare la bella sabato 2 giugno al Taliercio.

Ci pensano Hynes (con 7 punti) e una tripla di Daye di fronte agli occhi del padre Darren a portare i campioni sul 10-7. Tonut e ancora l’ex campione Nba capitalizzano un parzialone di 12-0 per il 14-7. Dopo un minuto e mezzo dall’inizio del secondo periodo i campioni raggiungono il +16 (30-14). Stavolta la difesa degli orogranata è un autentico show. Trento, dopo 13’, è ancora bloccata a soli 14 punti. A -6’33” dalla fine della seconda frazione succede di tutto. Per acchiappare un rimbalzo, Bramos, spintonato da quella vecchia volpe di Sutton, cade pesatemente sul parquet con il gomito destro, procurandosi una ferita al gomito destro, saturata con 2 punti e un trauma cervico dorsale per il quale stamattina il greco effettuerà gli accertamenti diagnisitici del caso.

De Raffaele protesta e si becca il tecnico. Il Taliercio esplode contro la terna arbitrale, ieri davvero inadeguata, soprattutto nella persona di Michele Rossi. Sul parquet piove di tutto e diventa una corrida. Dopo 29 secondi il coach livornese urla forse qualcosa a Sutton per un brutto intervento su un suo giocatore: altro fallo tecnico ed espulsione. Ma non è finita qui. Sutton ha ormai perso la testa, commette un fallo antisportivo su De Nicolao e protesta: tedcnico ed espulsione. È evidentemente che ormai gli arbitri abbiano perso completamente la testa. I campioni d’Italia, guidato a bordo campo da Gianluca Tucci, grazie a uno straordinario Haynes (15 punti all’intervallo con l’83% al tiro) raggiungono due volte il massimo vantaggio (+22, 44-22 al 20’ e 49-27 all’inizio del terzo quarto).

Mettendo “le mani” addosso a Forray e compagni, la squadra di Buscaglia sembra squagliarsi come neve al sole. Ma è solo un’illusione perchè, al rientro sul parquet, la Dolomiti Energie si organizza e, in 5 minuti, piazza un parzialone di 16-5 che la porta a soli 11 punti dai campioni d’Italia. Venezia sembra imbambolata, Trento arriva, sospinta da Gutierrez al -9 (53-44). Forse la stanchezza delle 60 partite giocate fin qui, ma i granata non difendono più con l’intensità dei primi 20’ e il -7 suona davvero quasi come un sinistro presagio. Venezia non la mette più dentro e Daye è mestamente in panchina con 4 falli a carico. Ci pensa Peric a scacciare i fantasmi, ma Hogue è sempre sul pezzo per il 55-50 al 30’.

Un controparziale di 23-6 che fa infuriare anche Brugnaro.

Si parte per l’ultima curva e la situazione è davvero pericolosa. De Nicolao, Peric e Jenkins fanno respirare la Reyer (60-50). Franke segna tre canestri di fila e il vantaggio scende pericolosamente a +3 (60-57 al 33’). Jenkins e Haynes non falliscono dall’arco e il vantaggio a 5’30” dalla sirena sale di nuovo a +7. Jenkins e Haynes si ripetono dalla linea dei 6,75 e il margine sale a +11 74-63 a -3’38” dalla conclusione). Cerella lotta come un ossesso in difesa e si prende gli applausi del Taliercio. Haynes mette dentro il canestro del 77-66 a 1’19” della fine. Sembra fatta, ma Venezia ha un altro calo di tensione, consentendo a Trento di tornare sul -2 a 12” dalla fine. Daye va sulla lunetta a 10” dalla fine e mette dentro solo un libero. Ultima azione di Trento, canestro di Gutierrez. Rovescimento di fronte, passaggio di Hynes a Cerella che realizza a 3” il canestro della sicurezza.

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