Ieri l’addio a Ferruccio Mazzola Il Venezia con il lutto al braccio
ROMA. Si sono svolti ieri mattina, a Roma, nella chiesa di San Luca Evangelista al Prenestino, i funerali di Ferruccio Mazzola, l’ex giocatore e allenatore del Venezia scomparso martedì dopo una lunga malattia, tre giorni dopo la ricorrenza della tragedia di Superga del 1949 dove morì il padre Valentino. Accanto alla corona di fiori dell’Inter e del presidente Massimo Moratti, c’era anche il cuscino di fiori del Venezia, con la scritta Fbc Unione Venezia sul nastro. L’ultimo saluto a Ferruccio Mazzola è stato dato da molti giocatori della sua epoca, che si sono stretti attorno alla moglie Rita e ai figli Riccardo, Sara e Michele, ma anche al fratello Sandro.
Soprattutto gli ex biancocelesti della Lazio (Pulici, Oddi, D’Amico, Giordano, Papadopulo) con cui Mazzola II, come veniva indicato nell’album dei giocatori della Panini, quando giocava, aveva condiviso il biennio d’oro con Maestrelli in panchina. Molti i ricordi anche sul web di Ferruccio Mazzola da parte dei tifosi, oltre alle parole scritte da Luigi Carbon, presidente dell’associazione Venezia Clubs.
«Siamo dispiaciuti per l'improvvisa e prematura scomparsa. Vogliamo ricordare con affetto e stima Ferruccio Mazzola, sia come giocatore sia come allenatore del Venezia». Domenica la squadra di Sottili giocherà con il lutto al braccio. Prima della sfida con il Savona sarà osservato un minuto di raccoglimento. (m.c.)
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