I Black Lions lottano ma si arrendono al Coco Loco Padova

Wheelchair hockey. Sfuma il sogno scudetto per i veneziani Due quarti in equilibrio, poi i campioni d’Italia vanno sul 3-0
Di Gianluca Galzerano

LIGNANO SABBIADORO. Il sogno scudetto dei Black Lions sfuma poco prima del tramonto di un sabato sera che poteva essere leggendario, ma che comunque rimarrà nell’archivio dei momenti storici della squadra e della Polisportiva Terraglio, la società mestrina per i cui colori giocano i “Leoni Neri” di capitan Corò.

Un’impresa solo sfiorata contro un avversario fortissimo, al terzo scudetto consecutivo, ma nulla deve togliere a questi ragazzi e allo staff la soddisfazione e l’orgoglio di aver rappresentato Venezia in una finale per un titolo nazionale. Lignano Sabbiadoro, palazzetto Ge.Tur: tra venerdì e sabato sono andate in scena le fasi finali dei playoff di A/2 e di A/1 del campionato nazionale di wheelchair hockey, disciplina che permette a ragazzi e ragazze, senza limiti né di età né di sesso, di giocare una disciplina durissima come l’hockey anche se in condizioni di disabilità dovuta a patologie neurologiche importanti come la Sla, la Sma, la distrofia muscolare. Un seme gettato nel 2011, con un progetto ambizioso costruito dalla Polisportiva Terraglio assieme alla Uildm di Venezia: un paio di stagioni in A/2, poi la promozione nella massima serie, in una crescita continua giunta fino alla storica qualificazione per i playoff di qualche settimana fa. Un ostacolo durissimo subito, nel match di semifinale contro i favoriti Sharks Monza: Venezia è, però, feroce in difesa e velenosa in attacco. Contro i lombardi finisce 4 a 2 (doppietta di Jgnea, anche allenatore al fianco di coach Vadalà, e di Giliberti), sovvertendo un pronostico che sembrava chiuso.

La finalissima è un film già visto molte volte in campionato, il derby con gli amici dei Coco Loco Padova, vera superpotenza a livello nazionale. Subito in salita la partita, Padova sa di avere molti quarti di nobiltà e vuole immediatamente marcare il territorio, ma c’è molto rispetto per Venezia e così i primi due quarti vanno via senza reti in un sostanziale equilibrio. Nella terza frazione Padova intensifica la pressione e trova la prima marcatura con Farcasel, con la difesa lagunare che ha un cedimento e subisce poco dopo il raddoppio di Salvo. I Black Lions tentano di reagire ma si sbilanciano troppo scoprendo il fianco al contropiede letale di Farcasel, che con la doppietta chiude di fatto la contesa portando lo score sul 3 a 0. Venezia trova un rigore a favore nel terzo quarto, poi gli ultimi minuti, chiusi senza reti in un’atmosfera di grande tensione.

Al fischio finale è festa Padova, che centra il terzo titolo consecutivo, ma Venezia è ormai una realtà consolidata, e negli sguardi dei giocatori in nero c’era già una promessa immediata di rivincita.

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