Gazzoli e Specchia a testa alta: «Abbiamo fatto un buon lavoro»

MESTRE. Korablin ha deciso di volta pagina affidandosi a Ivone De Franceschi, anche se fino alla prossima settimana, quando il patron ritornerà a Mestre, non ci sarà alcuna ufficialità. Andrea...

MESTRE. Korablin ha deciso di volta pagina affidandosi a Ivone De Franceschi, anche se fino alla prossima settimana, quando il patron ritornerà a Mestre, non ci sarà alcuna ufficialità. Andrea Gazzoli e Giammario Specchia, verso i saluti, ieri hanno fatto il bilancio del loro lavoro al Venezia. «Per quanto mi riguarda sono soddisfatto dei progressi della società in questi due anni» ha detto Andrea Gazzoli aprendo la conferenza stampa, «ma le decisioni del presidente sono legittime. Ho avuto, ho e avrò sempre un ottimo rapporto con Korablin, gli auguro di proseguire il percorso intrapreso anche se sul piano umano e professionale dispiace interrompere il lavoro. Chi prenderà il nostro posto troverà comunque la strada spianata. Sul piano sportivo, quest’anno, non è andata come pensavo e speravo: ero convinto di arrivare ai playoff e poi di giocarci le nostre chance. Avevamo creato un bel gruppo, poi qualcosa strada facendo si è inceppato, però a livello societario, grazie anche al lavoro di Specchia siamo riusciti a ottenere il 50% dei ricavi rispetto alla stagione precedente, a dare un’identità alla società, ad avere più visibilità». Parola poi a Giammario Specchia. «Quando ero a Portogruaro, due anni fa, non siamo riusciti per due volte a giocare in precampionato un’amichevole con il Venezia perché non aveva giocatori a sufficienza. Due anni dopo la società ha fatto sensibili passi in avanti, sono aumentati gli sponsor». La sensazione è che alla base della separazione ci sia soprattutto una divergenza di vedute sugli obiettivi e sul budget a disposizione per la prossima stagione. «Sono situazioni che possono crearsi nel calcio» spiegato Gazzoli che in meno di due anni ha dato un’identità precisa alla società, «siamo riusciti a dare un valore all’azienda e quando rimani in un posto finisci anche con affezionarti all’ambiente. Le voci su possibili interessamenti di altri club non hanno condizionato il presidente. Andiamo via con almeno un altro paio di situazioni in fase di decollo: un settore giovanile ristrutturato e l’idea di migliorare il centro sportivo del Taliercio. Stiamo iniziando a inoltre a valorizzare anche i nostri giovani. È una giornata agrodolce, logico che sul piano professionale rimane il rammarico di non poter proseguire il lavoro avviato». (m.c.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia