Frank Lamparelli «Voglio il mondiale di braccio di ferro»

MESTRE. Frank Lamparelli è un gigante buono. Buono e guascone. Un gigante dalle braccia di ferro, con le quali da anni domina il panorama nazionale dell’omonima disciplina sportiva gareggiando con il Team Venice Lion di Mestre in Italia e a livello internazionale. Società che lui stesso, assieme ad altri appassionati, ha fondato nel 2011 dopo un’esperienza di sette anni con un club di Porto Viro, vicino alla sua città natale, Chioggia. «Io sono del 1979. Tutto è nato nel 2004 quando ho provato a fare a braccio di ferro in un chiosco in riva al mare. Così per scherzo, ma lì mi hanno visto e contattato subito gli allenatori di Porto Viro e mi hanno invitato ad allenarmi con loro». Così lo stesso Frank racconta i suoi esordi, adesso che è reduce dalla recente esperienza alla 36ª edizione dei mondiali di Lituania 2014 con un brillante terzo posto di sinistro e quarto di destro. Ma torniamo all’inizio.
«La stessa estate del 2004 faccio il mio esordio ai campionati italiani di Roma, piazzandomi primo tra gli esordienti e terzo tra i senior. Da quel momento non ho fatto altro che collezionare nove titoli consecutivi nella categorie di peso, prima 95, poi 110 kg».
Il segreto di questo successo? «Per me da quando ho iniziato è sempre stata una sfida. Che vinca o che perda non mi importa, per me tutto questo è un grande divertimento. Dalla prima volta che provai a braccio di ferro ho detto che avrei buttato giù ad uno ad uno tutti i più forti. E così è stato e la sfida continua».
Un dominio incontrastato che gli è valso la convocazione per vari mondiali, a spese della Federazione, come quello indimenticabile a Las Vegas («un vero paese dei balocchi»), oppure quello in Canada, «quando ho incontrato per la prima volta l’arbitro canadese che mi ha squalificato al mondiale in Lituania e che anche in quella occasione mi sanzionò». Ma anche vari successi internazionali. «Nel braccio di ferro vige la possibilità che campioni di altre nazioni ti sfidino per dimostrare di essere i più forti. come nelle riunioni tra atleti tipo il Super Match che si disputa ogni anno in Italia a dicembre». Una predisposizione anche genetica quella di Lamparelli come dimostra anche il fatto che la sorella del campione, Layla, che gareggia sempre per il Team Venice Lion, ha conquistato vari titoli nazionali dal 2005 in poi nelle categorie +60 e anche + 70 di destro. Ancora il campione. «Purtroppo per impegni di lavoro e per la distanza riesco ad allenarmi poco. A casa avrei anche il tavolo professionale ma lo uso come porta vivande, perché, se non si vede, mi piace mangiare e adoro la compagnia, quella che ritrovo in questo gruppo fantastico e che mi fa tornare ogni volta».
Il braccio di ferro una passione innata. «Ai mondiali ho conquistato il bronzo con il sinistro che non è il mio braccio. Con il destro, se non mi avessero squalificato per essere uscito dal cuscinetto, sarei potuto arrivare a medaglia. Ci rifaremo il prossimo anno». Finché ci sarà qualcuno da buttare giù, Frank non ha nessuna intenzione di fermarsi.
Alessandro Torre
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