Franceschini: «Con il Porto mi rimetto in gioco»

IVAN FRANCESCHINI. Il difensore (34 anni) ieri al campo di allenamento
PORTOGRUARO.
Visite mediche ieri per Ivan Franceschini, che mercoledì scorso ha firmato il contratto che lo lega al Portosummaga fino a termine del campionato. Classe 1976, un mare di presenze in A e in B, con il picco di rendimento nelle cinque stagioni a Reggio Calabria, il difensore centrale si racconta: «L'ultimo campionato ho giocato a Cesena, mentre quest'anno sono rimasto senza squadra, e mi sono allenato a lungo da solo. Riparto volentieri da qui: mi alleno con il Portogruaro da venti giorni e mi sembra un ambiente dove si può lavorare bene».
Ti mancherà la grande platea?
«Ho giocato con Reggina, Torino, Cesena, Genoa dove devi confrontarti con tanti tifosi. Qui è diverso, ma siamo pur sempre in serie B e dobbiamo lottare per restarci. Ho rifiutato la proposta di due anni di contratto di una squadra di Prima Divisione, ma la mia carriera l'ho sempre vissuta fra A e B. Non sono più un giovanotto, eppure non ho intenzione di svernare in giro: sono qui per rimettermi in gioco e dare un contributo a questa società emergente».
Conosci qualcuno del gruppo?
«Cristante è mio coetaneo e ha fatto il militare con me a Roma, mentre Tarana era nel vivaio del Parma, anche se io ero nella Primavera e lui negli allievi, essendo più giovane di me».
L'8 gennaio trasferta a Crotone, proprio vicino alla tua città d'adozione, Reggio Calabria.
«Io sono parmense, ma mia moglie e i miei due figli vivono tuttora a Reggio Calabria - conclude Franceschini - non è facile vivere così lontani dalla propria famiglia, ma bisogna pur fare dei sacrifici».
La squadra.
Programma: oggi allenamento di mattina e poi il rompete le righe. Si riparte lunedì prossimo; martedì, alle ore 14.30, amichevole a Sacile contro la Sacilese. Giovedì sera partenza da Venezia in aereo per Lamezia Terme e trasferimento in pullman a Crotone, dove l'8 gennaio c'è la sfida contro la squadra di Eugenio Corini, il tecnico che il Crotone ha scelto dopo l'esonero di Menichini. Ma per il Porto è il tecnico del clamoroso ripensamento del 16 luglio scorso.
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