Fioretto, Martina principessa d’Austria

La noalese Favaretto ha vinto la prova del Circuito europeo under 17. Tra i maschi secondo posto per Stella

MESTRE. Martina Favaretto ha vinto a Moedling (Austria) la prova del Circuito europeo under 17 di fioretto femminile, e tra i maschi Alessandro Stella ha chiuso al secondo posto. Un altro weekend decisamente positivo per la scherma veneziana, che sta ponendo i suoi giovani atleti all'attenzione generale. Per la noalese allenata da Mauro Numa alla Comini si tratta di una conferma, poiché le sue doti tecniche sono ormai un dato di fatto nonostante abbia solo quindici anni.

Può rappresentare il futuro del fioretto femminile, e intanto sta continuando a raccogliere risultati importanti sia tra gli Under 17 che tra gli Under 20, puntando alle prossime convocazioni in nazionale giovanile per Europei e Mondiali nel 2017. Una gara durissima, quella di Moedling, con 197 atlete al via e Martina Favaretto a primeggiare. «Dopo dodici ore di attese e assalti Martina ha vinto e sono orgoglioso di lei che, tra crampi e momenti difficili, ha saputo trovare la lucidità per superarli dimostrando una grande forza di carattere e maturità», è stato il commento di Numa a fine gara. Decima dopo i gironi con sole vittorie nel suo gruppo, Martina Favaretto ha mostrato classe e carattere nei primi turni di dirette, riuscendo anche a rimontare dal 2-11 l'assalto per entrare nei quarti. Per arrivare alla vittoria ha dovuto battere poi le due migliori ungheresi in tabellone, ma è stata più forte anche dei crampi dosando bene le energie fino al successo di tappa.

Nella prova maschile è arrivato invece il secondo posto di Alessandro Stella, fiorettista del Circolo Scherma Mestre che sta trovando una sua dimensione sempre più concreta. Spinto dai consigli a bordo pedana del suo maestro Matteo Zannero, Stella ha chiuso il girone di qualificazione con quattro vittorie e una sola sconfitta, ma il meglio di sé lo ha dato nella seconda parte di gara, quando nelle dirette ha dovuto affrontare sette assalti dal tabellone dei 128 alla finale, spesso trovandosi a gestire situazioni difficili sul 13 o 14 pari. Negli otto ha sfruttato il ritiro dello statunitense Cheng per tirare il fiato, e in semifinale ha regolato 15-13 il russo Troshin.

La finale però è stata a senso unico in favore dello statunitense Machovec (15-5). I nordamericani erano presenti nonostante la gara fosse del circuito europeo portando il totale di partenza a 278 atleti in rappresentanza di 31 nazioni.

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