Filloy: “È l’ora del riscatto Reyer”

Umana sfida domenica Reggio Emilia, dopo due sconfitte
cruccu foto er venezia capo dorlando filloy
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MESTRE. Reggio Emilia lo richiamò in serie A/1, dopo una stagione trascorsa a Trieste, e gli regalò l’ebbrezza di vincere un trofeo continentale, quell’EuroChallenge conquistata proprio al PalaDozza di Bologna, il 27 aprile 2013, contro il russi del Triumph Liuberrsy (79-65). Quattro giorni dopo, Ariel Filloy capitò proprio al Taliercio nel recupero della tredicesima giornata di ritorno contro la Reyer. Di quelle due squadre sono “sopravvissuti” in pochi: coach Menetti e Riccardo Cervi nella Grissin Bon, coach De Raffaele allora assistente di Markovski e Hrvoje Peric nella Reyer con Filloy passato sulla sponda veneziana. «Sì, è vero al PalaDozza ho vinto l’EuroChallenge con Reggio Emilia, davvero una bella gioia, anche se ormai appartiene al passato e domani giocherò per battere la Grissin Bon». Vinse la Reyer (100-92), che rovinò l’accesso ai playoff pochi giorni dopo perdendo al Taliercio con la Virtus Roma. Reggio Emilia capita dopo il doppio scivolone della Reyer tra campionato (Trento) e coppa (Le Mans Sarthe). «Il miglior avversario possibile per cercare il riscatto? Ma no, è l’avversario che ci propone domani il calendario. E’ vero che la Grissin Bon ha cambiato pelle durante l’estate, se ne sono andati due elementi di carisma come Kaukenas e Lavrinovic, però rimane sempre la squadra che da due anni gioca la finale scudetto. Noi dobbiamo ricominciare a giocare di squadra, dal primo all’ultimo minuto. Al di là dei tiri che non sono entrati, nelle ultime due partite nel finale ognuno ha cercato di risollevare la squadra da solo, invece possiamo farcela solo come collettivo. So che nelle ultime stagioni si è creata una bella rivalità tra le due squadre, i tifosi la sentono molto, cercheremo di portare a casa la vittoria». Il ritiro di Kaukenas quanto può incidere nel rendimento complessivo di Reggio Emilia. «È stato un giocatore unico, dal grande carisma» spiega Filloy, «un esempio per tutti i suoi compagni. Era l’uomo che dava la scossa nei momenti di difficoltà, il giocatore a cui affidare i palloni più importanti. Per loro è stata una grave perdita, però Menetti ha tanti giocatori che possono prendere il posto di Kaukenas, Aradori e Della Valle stanno facendo benissimo». Reggio Emilia ha dovuto trasferirsi a Bologna per le due gare con Sassari e Venezia a causa dei lavori di ampliamento del PalaBigi (circa 1100 posti in più). (m.c.)

Argomenti:reyer basket

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