«Fiero dei compagni è un titolo europeo che ci dà tanti punti in vista delle Olimpiadi»

IL TRIONFOGLASGOW (Scozia)«La prima cosa che ho pensato quando ho tagliato il traguardo è stata un’immensa felicità dopo i tanti sacrifici che abbiamo fatto, rimanendo lontani da casa, che sono stati...

IL TRIONFO

GLASGOW (Scozia)

«La prima cosa che ho pensato quando ho tagliato il traguardo è stata un’immensa felicità dopo i tanti sacrifici che abbiamo fatto, rimanendo lontani da casa, che sono stati ripagati nel migliore dei modi». Queste le parole di Francesco Lamon, 24enne ciclista di Mirano, che venerdì sera ha conquistato il titolo europeo nell’inseguimento a squadre su pista nel velodromo di Glasgow in Scozia. Assieme a Lamon, componevano il quartetto d’oro italiano anche Elia Viviani, Filippo Ganna e Michele Scartezzini cui va aggiunto Liam Bertazzo, impegnato nelle qualificazioni. Il titolo europeo è la consacrazione del “treno azzurro” dell’inseguimento dopo la medaglia di bronzo conquistata a marzo ai campionati del mondo di Apeldoorn in Olanda. Il successo conferma anche la forza e lo stato di forma eccellente di Lamon che negli ultimi mesi ha vinto l’Omnium nel “Gp Brno” in Repubblica Ceca e la classifica finale assieme a Liam Bertazzo della “6 Giorni delle Rose Internazionale” a Fiorenzuola (Piacenza).

Nella semifinale europea gli azzurri hanno battuto il quotato quartetto della Gran Bretagna con il tempo di 3’54”778 mentre, nella finale, hanno trionfato contro la Svizzera fermando il cronometro sul 3’55’’401. Lamon, cresciuto ciclisticamente nell’Uc Mirano, si gode questa vittoria frutto di mesi di lavoro. «È stato un avvicinamento a questi Europei un po’ difficile», racconta l’atleta, «dopo la chiusura del velodromo di Montichiari, grazie all’associazione che segue il velodromo Vigorelli siamo riusciti ad allenarci lì, ed è stato positivo».

Appena scesi in pista si è subito visto che gli azzurri erano pimpanti e, con il prosieguo delle prove, è cresciuta anche la consapevolezza che questa volta avrebbe potuto essere l’occasione giusta. Abbiamo capito che avremmo potuto vincere solo prima della finale», svela Lamon, «perché lo scoglio più importante era battere la Gran Bretagna in semifinale. Ci siamo riusciti anche con un tempo veramente buono, a un solo decimo dal record italiano che abbiamo fatto al Mondiale». Il giovane di Mirano è soddisfatto del successo, ma pensa già alle prossime gare con l’obiettivo puntato alle Olimpiadi di Tokyo.

«Io sono più che contento», racconta, «perché questa maglia, oltre a un sacco di punti per il ranking in vista delle prossime Olimpiadi, ci dà morale per lavorare questo inverno tranquillamente e pensare alle tappe della Coppa del Mondo indossando questa maglia». Francesco Lamon ricorda sempre le persone che gli sono vicine. «Una dedica va al Gruppo Sportivo delle Fiamme Azzurre che mi supporta», precisa, «e al Team Colpack che mi permette di lavorare anche su strada» . Il pistard ieri ha gareggiato anche nella specialità del Km da fermo ottenendo in qualificazione il record italiano con il tempo di 1’01’’342. Nella finale del pomeriggio Francesco Lamon ha fatto fermare le lancette sul tempo di 1’01’’680 che gli ha consentito di posizionarsi all’ottavo posto. Martedì nel Madison-Americana. —



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