«Felice di essere arrivato in un club blasonato»
MESTRE. Può giocare da punta centrale, ma anche sulla fascia in un tridente con Magnaghi e Bellazzini. Giuseppe Greco, da appena due giorni, si è unito al Venezia, ma sembra esserci da molto di più. Vuoi perché al Padova ha giocato assieme all’attuale direttore sportivo del club, De Franceschi, vuoi perché è arrivato dalla Pro Vercelli come pochi giorni prima aveva fatto Ghosheh. Oppure perché conosce molti degli attuali suoi nuovi compagni: da Legati a Bellazzini, da Marino, Esposito o Espinal.
In poche parole, non dovrebbe avere certo problemi ad integrarsi e dare il meglio per il nuovo Venezia di Alessandro Dal Canto. «Appena arrivato a Mestre mi sono allenato con la squadra, anche se a parte, ma le prime sensazioni sono state subito ottime», conferma il trentenne di Palermo. «Dopo il ritiro a Vercelli, ho capito che la società aveva altri programmi. Forse voleva alleggerire il budget, e così mi sono guardato intorno. Ho fatto una chiacchierata con Ivone De Franceschi, e abbiamo visto se si poteva fare questa operazione. Una volta trovato l’accordo, mi sono subito messo a disposizione».
E dopo la promozione ai playoff della scorsa stagione con la Pro Vercelli, Greco riparte da Venezia alla caccia di un altro obiettivo prestigioso. «Questo è un club blasonato e importante per la LegaPro», aggiunge, «non la vedo come una retrocessione, perché mi è già capitato altre volte dopo delle promozioni di scendere nuovamente di categoria. Ogni campionato è difficile. A Vercelli ho vinto, quindi, spero di riassaporare anche qui queste belle sensazioni, anche se non sarà facile perché il campionato di quest’anno è di sicuro molto impegnativo. Il mister? L’ho potuto vedere subito al lavoro con la tattica, e mi sembra molto preparato e voglioso nel curare i particolari. Non è facile soprattutto in questo calcio trovare tecnici così. Tutte le volte che l’ho incontrato mi ha sempre impressionato per come giocavano le sue squadre: esprimevano un bel calcio».
«Del Venezia dello scorso anno», continua Greco, «ricordo che era una squadra abbastanza giovane ma che giocava bene. Ha avuto un calo nel girone di ritorno e questo ha fatto la differenza, però aveva anche un Bocalon che ha fatto benissimo e può crescere ancora. Era una squadra che poteva vincere contro chiunque. Quest’anno prevedo molto equilibrio, e qualche sorpresa ci sarà di sicuro. Ma le squadre meglio organizzate alla fine verranno fuori, e arriveranno in fondo. I conti li faremo alla fine, ovvio che la mia speranza è quella di vedere il Venezia ai vertici per lottare per la promozione». (s.b.)
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