Fantasma Venezia. Persa anche la testa

VENEZIA Ma quale Alessandria d’Egitto? Basta una semplice e ben organizzata Alessandria di cuore piemontese e di valida tradizione calcistica, che quasi sempre viene rispolverata al momento giusto, quando è ora di giocare in laguna. Mettetela contro un Venezia in versione fantasma e ne viene fuori un sonoro 3-0 di quelli che rischiano di finire nell’album dei ricordi, sempre gonfio quando si parla di confronti diretti tra queste due nobili decadute. E così, mettiamoci anche la capocciata di Marconi o la zampata di Mezavilla, dopo la recente rovesciata di Fanucchi e via via alle altre grigioperle fino a risalire ai mai dimenticati due gol dell’amico (di noi tutti) Bruno Bianchi, che dopo aver tanto dato alla causa veneziana venne oltre quarant’anni fa a segnare da ex i gol promozione in maglia grigia e tuttora, come ieri allo stadio, c’è chi li ricorda come un boccone avvelenato. Dunque Venezia non pervenuto, senza attenuanti. L’unica vera occasione di tutta la partita, per la squadra di Serena, sarebbe quella di star zitta e chiedere scusa. Prestazione inguardabile, zero tiri in porta, oppure uno, se vogliamo mettere un rasoterra di Magnaghi nel primo tempo che Nordi para senza sporcarsi. E invece ecco lo stonato ritornello di caccia alle scuse: colpa del freddo, colpa dell’arbitro (puntuali i due cartellini rossi più evidenti e netti del campionato), colpa dell’uomo in meno, o dello spezzatino o del panettone con le uvette. Balle. L’Alessandria gioca meglio, il Venezia perde anche la testa e che l’Epifania, oltre che tutte le feste, si porti via anche questa disgraziatissima partita giocata senza cuore e senza testa. Il mondo va avanti, figurarsi il campionato. Partita senza storia, Alessandria padrona grazie all’uomo in più a centrocampo anche prima delle espulsioni. Il Venezia paga la condizione atletica precaria di Greco, Bellazzini e qualche altro. Raimondi arranca e non garantisce copertura, l’Alessandria si muove bene e cerca l’ottimo Marconi, mai visto così determinato in quella stagione giocata in arancioneroverde. Dopo 4’ Venezia già in ginocchio, punizione dalla trequarti, Serena capisce cha la difesa è messa male, urla i rimedi, ma Taddei è veloce nel battere e Marconi ci mette la testina. Reazione fumosa, finchè su palla che arriva da destra Sales abbatte Marconi in mezzo all’area, con l’arbitro lì vicino. Rigore e cartellino rosso: Sales sa di averla fatta grossa e esce a testa bassa senza protestare. Possibile che dalla tribuna diano la colpa alla mamma dell’arbitro? Su questo - piccola parentesi da aprire - servirebbe un po’ di recupero di fair play. Si sia incazzato oppure no Serena durante l’intervallo, i risultati non si vedono. Zero nel primo tempo, zero nel secondo, l’Alessandria capisce e sceglie di gestire il vantaggio senza scoprirsi, senza correre pericoli, magari con qualche gradevole fraseggio palla-a-terra, che però diventa fin troppo facile se stai vincendo 2-0 e hai un uomo in più. A metà ripresa arriva il terzo, firmato Mezavilla su palla da corner e si potrebbe andare alla sagra dell’uva. Serena capisce di aver perso la partita e almeno sistema le cose in difesa per non prendere la goleada. E fa bene. Tentativo di Legati al 30’ salvato sulla linea da Mora, ecco l’unico brivido che non sia per il freddo. Poi anche Legati va fuori di buon senso, e non è la prima volta a partita compromessa. Attenzione a Legati dunque: minuto 86, risultato 0-3, azione a centrocampo, arbitro a due metri di distanza, entrata con pugno in avanti, obiettivo nuca/collo di Marconi e bersaglio centrato. Che sia cartellino rosso giusto o la colpa è degli antenati dell’arbitro? Tutto questo per dire, l’avrete capito, che non ha senso parlare di tattiche e o di perché o percome di fronte a questa partita. Anzi, speriamo che domani Scibilia e De Franceschi sappiano raccontargliela meglio, a Korablin. Sennò, altro che rinforzi di gennaio.
La cronaca Twitter. Il racconto della partita minuto per minuto attraverso i tweet del corrispondente della Nuova Alessandro Ragazzo. Ecco la cronaca del match.
Ora l'Alessandria sale a quota 37 e il Venezia resta fermo a 25. La squadra di Serena giocherà sabato alle 16 contro il Renate.
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