Fango e gloria Un San Donà di spinta e la Lazio crolla

Mischia biancoazzurra e Mucelli battono avversari e meteo Il gioco pulito paga: seconda meta tecnica in 15 giorni
Di Gianluca Galzerano
(CRUCCU) SAN DONA' DI PIAVE 02/02/2014 MATTEO BOEM RUGBY SANDONA' (MAGLIA AZZURRA) VS LAZIO RUGBY N¡12 IOVU BOGDAN DUMITRU (RUGBY SANDONA')
(CRUCCU) SAN DONA' DI PIAVE 02/02/2014 MATTEO BOEM RUGBY SANDONA' (MAGLIA AZZURRA) VS LAZIO RUGBY N¡12 IOVU BOGDAN DUMITRU (RUGBY SANDONA')

Grazie ad un secondo tempo giocato con grande intelligenza tattica, l'M-Three fa sua la partita da non sbagliare, rubando all'ultimo secondo dalle mani della Lazio anche un immeritato punto di bonus.

Partita da foto in bianco e nero, quella di ieri pomeriggio al "Pacifici": per un rugby tutto mischie e calci decisamente vintage, ma soprattutto per il fango grigiastro che già dopo pochi minuti impediva quasi di distinguere maglie e facce dietro le trenta statue di creta che si davano battaglia mentre pioggia e vento imperversavano in tutta tranquillità.

Gara fondamentale, si diceva, preparata con tanta rabbia in corpo per il blitz mancato di un soffio in casa del Mogliano la settimana prima: minuto 4, prima mischia chiusa, San Donà subisce l'ingaggio (non succederà più) ma nello sviluppo dell'azione la palla rotola in mano a Mucelli che libera un calcione di 40 metri per una touche ai 5 metri in attacco che gli ospiti difendono fallosamente. Il mediano di mischia va in piazzola da posizione centrale, 3 a 0 e palla al centro.

Il terreno è gonfio d'acqua e il raggio d'azione rimane circoscritto ad un perimetro molto stretto attorno ai raggruppamenti, con i padroni di casa più intraprendenti alla mano e la Lazio che non riesce a passare la metà campo: al 20' percussione centrale di Iovu, che prende in controtempo l'avversario diretto sulla linea dei 22 volando fino ad un metro dalla meta, ma sul punto di collisione l'arbitro chiama il tenuto e l'occasione sfuma.

Il gioco è un monologo veneto, ma la fluidità nel gioco a terra è molto limitata dal meteo, con la difesa ospite che ha buon gioco in fase di contenimento. Alla mezz'ora l'ex Mogliano Nathan prova a piazzare da 58 metri, ma il risultato è scarso e la situazione non cambia: le terze sandonatesi, nel frattempo, sono la vera spina nel fianco laziale, con Pilla e Vian in caccia aperta al pallone senza soluzione di continuità.

All'ultimo giro di lancette del primo tempo off-side dentro i 22 in difesa, questa volta Nathan prende bene la mira e centra il 3 a 3 che chiude la frazione mentre la pioggia cessa improvvisamente.

Al rientro in campo un vento fortissimo soffia verso l'area di meta sandonatese, rendendo il controllo sulle prese alte davvero difficile: la Lazio ne approfitta e si installa per una decina di minuti dentro i 22 in attacco, trovando all'8' il calcio del sorpasso per crollo irregolare delle prime linee.

La reazione sandonatese è feroce: innescato il drive avanzante, il XV di casa mangia metri su metri in territorio avversario arrivando a giocare una mischia sui 5 metri. La spinta è devastante, i primi cinque uomini della Lazio si sfaldano fallosamente e la meta tecnica arriva sacrosanta, seconda consecutiva dopo quella sbattuta in faccia ai Campioni d'Italia settimana scorsa.

L'allungo a +7 casca al 33', con Mucelli che non sbaglia il calcio del 13 a 6: la Lazio prova a tenersi stretto almeno il punticino di bonus, ma lo strapotere degli avanti M-Three è gigante e al 2' di recupero si trasforma nel penalty del +10 che rende più congrua la misura di un successo fondamentale.

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