Fair play, rinuncia al gol per soccorrere un avversario

MESTRE. Ci sono gesti che valgono più di un gol. Di una rete da poter siglare in occasione della partita più sentita della stagione, il derby. Quando poi il compito di alcuni giocatori è proprio quello di bucare la difesa avversaria, come per l’ex pivot Christopher Saviolo del Città di Mestre, quest’anno laterale per esigenze tattiche, ecco che quel gesto diventa un simbolo di sportività.
Sabato scorso in occasione del sentitissimo derby di serie B di calcio a 5 tra Città di Mestre e Fenice VeneziaMestre, stracittadina tra le due matricole giocata nella palestra del “Franchetti”, a due minuti dal termine del primo tempo Saviolo strappa il pallone a Meo che nel contrasto rimane accidentalmente a terra dolorante. L’attaccante arancionero si potrebbe lanciare verso la porta solo davanti a Molin, portiere ospite, ma decide invece di fermarsi e di appoggiare la palla in fallo laterale per permettere l’intervento della panchina della Fenice in soccorso a Meo. Rinunciando ad una chiara occasione da rete per portare la sua squadra sul 3-0. «Mi è venuto tutto spontaneo» ricorda Saviolo quasi sorpreso dal clamore del suo gesto «dopo aver rubato palla mi sono girato e ho visto Meo a terra, quindi, ho fatto subito la cosa che credevo giusta».
In un derby con la Fenice, i rivali della scorsa e di questa stagione. «Se non sfruttando quell’azione avessimo perso, sarebbe stato un guaio» dice sorridendo il laterale, «ma a parte gli scherzi credo che avere in squadra un capitano come Ciro Peron che ti trasmette i veri valori dello sport, ti aiuti a comportarti in questa maniera».
«Il gesto di “Cristo” è di una sportività assoluta» commenta il dg avversario Massimo Musitelli, «fatto in un derby e da ex della nostra squadra. Tutto il pubblico del Franchetti si è alzato ad applaudire il gesto, stemperando, giustamente, la carica di un derby che ha vissuto in altre occasioni momenti di tensione».
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