Eurocup, Reyer sconfitta da Gran Canaria 84 a 80

Venezia alza bandiera bianca, lasciando strada agli avversari per troppi errori in attacco. Esce per la terza volta negli ottavi di finale

Michele Contessa
Una schiacciata di Kabengele
Una schiacciata di Kabengele

Gran Canaria vola ai quarti di finale (84-80), la Reyer esce per la terza volta negli ottavi di finale, ma i rimpianti sono tanti per un successo che era alla portata. Gli spagnoli voleranno la prossima settimana in Bulgaria per affrontare l’Hapoel Gerusalemme. Venezia alza bandiera bianca, lasciando strada a Gran Canaria per troppi errori in attacco.

Non bastano i 45 punti (15 a testa) per Ennis, Parks e Simms.

Effetto Ngouama

Ottima partenza della Reyer che replica colpo su colpo a Gran Canaria: Wiltjer dall’arco a Brussino, Wheatle dalla lunetta a Tobey (5-5). Prima “grana” per Lakovic il secondo fallo del play Albicy, costretto a ritornare in panchina sostituito da Ngouama. Un cambio che pagherà in maniera fruttuosa perché il francese piazzerà un doppio 2+1 che lancia gli spagnoli dopo i canestri di Kabengele (5-7) ed Ennis (10-12). McGruder e Simms fanno rifiatare Wheatle e Wiltjer, la tripla di Pelos dall’angolo fa malissimo (20-13). Bene all’inizio del quarto, male nella seconda parte con i “canarini” che piazzano il break di 10-1 (25-14). I cambi fanno calare la qualità offensiva degli orogranata, fatta eccezione per Tessitori (25-16).

Reyer ondivaga

L’inerzia della Reyer si allunga nel secondo quarto con Tessitori e Simms che riportano gli orogranata a -5 (25-20), costringendo Lakovic al timeout. Venezia concede troppo spazio ai tiratori spagnoli che colpiscono a ripetizione dall’arco con Homesley, Salvo e Brussino, Simms dà la scossa ai compagni (34-28), McGruder vola in contropiede (34-30), unica fiammata del suo quarto. Lakovic ha parecchie frecce al suo arco, arriva il momento di Brussino (39-30), che ricaccia nuovamente indietro la Reyer. Arriva anche il turno di Munford al posto di McGruder, Wiltjer e Parks riportano gli orogranata in linea di galleggiamento (39-34), ma alla squadra di Spahija manca continuità sui due fronti. Il finale di periodo di Ennis è opaco, prima incassa la tripla con fallo da Shurna (42-34), poi perde palla consentendo a Ngouama di catapultarsi dentro il centro veneziano (44-36). Munford si ricorda di essere un gran tiratore (44-39), ma è ancora Ngouama (18 punti a metà gara) a infilare in penetrazione la difesa orogranata (46-39).

Magic Parks

Impatto devastante di Parks, ancora a zero punti, al ritorno in campo: tripla con fallo antisportivo di Brussino (46-43), poi due penetrazioni di fila che valgono il sorpasso (46-47) in 1’19”, poi arriva anche l’incursione di Ennis (46-49): break di 10-0 in 1’44”. Servirebbe più lucidità in trasferta, pesano le due triple di Kabengele sul ferro, la palla persa in rimessa da Wheatle. Tobey e Thomasson ricuciono (54-54),ma Parks piazza altri 5 prima di far ritorno in panchina (56-59), Simms è ispirato (58-62), ma senza Ennis è buio in attacco e Gran Canaria rimette la testa avanti (63-62).

Volata

Simms riparte con un piazzato dall’angolo (63-65), ma sono troppe le ingenuità che commette la Reyer in attacco, tra palle perse da Tessitori e Casarin, Salvo punisce (68-67). Casarin si riscatta con il 2+1 dell’ennesimo pareggio (70-70), gara sul filo dell’equilibrio, tornano Ennis, Parks e Kabengele, ma è Simms a impattare (72-72) entrando negli ultimi 5’ di gioco. Brussino punisce la difesa orogranata (74-72), poi Parks scarica sul ferro la schiacciata del pareggio e Thomasson ricaccia Venezia a -4 (76-72) con 2’15” da giocare. E’ sempre Thomasson dall’arco ad avvicinare Gran Canaria ai quarti di finale (79-74), Munford riporta la Reyer a -3 (80-77), poi Brussino stoppa da dietro Parks e Pelos timbra la tripla decisiva (83-77) 16" dalla fine.

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