Eurocup, Reyer sconfitta da Gran Canaria 84 a 80
Venezia alza bandiera bianca, lasciando strada agli avversari per troppi errori in attacco. Esce per la terza volta negli ottavi di finale

Gran Canaria vola ai quarti di finale (84-80), la Reyer esce per la terza volta negli ottavi di finale, ma i rimpianti sono tanti per un successo che era alla portata. Gli spagnoli voleranno la prossima settimana in Bulgaria per affrontare l’Hapoel Gerusalemme. Venezia alza bandiera bianca, lasciando strada a Gran Canaria per troppi errori in attacco.
Non bastano i 45 punti (15 a testa) per Ennis, Parks e Simms.
Effetto Ngouama
Ottima partenza della Reyer che replica colpo su colpo a Gran Canaria: Wiltjer dall’arco a Brussino, Wheatle dalla lunetta a Tobey (5-5). Prima “grana” per Lakovic il secondo fallo del play Albicy, costretto a ritornare in panchina sostituito da Ngouama. Un cambio che pagherà in maniera fruttuosa perché il francese piazzerà un doppio 2+1 che lancia gli spagnoli dopo i canestri di Kabengele (5-7) ed Ennis (10-12). McGruder e Simms fanno rifiatare Wheatle e Wiltjer, la tripla di Pelos dall’angolo fa malissimo (20-13). Bene all’inizio del quarto, male nella seconda parte con i “canarini” che piazzano il break di 10-1 (25-14). I cambi fanno calare la qualità offensiva degli orogranata, fatta eccezione per Tessitori (25-16).
Reyer ondivaga
L’inerzia della Reyer si allunga nel secondo quarto con Tessitori e Simms che riportano gli orogranata a -5 (25-20), costringendo Lakovic al timeout. Venezia concede troppo spazio ai tiratori spagnoli che colpiscono a ripetizione dall’arco con Homesley, Salvo e Brussino, Simms dà la scossa ai compagni (34-28), McGruder vola in contropiede (34-30), unica fiammata del suo quarto. Lakovic ha parecchie frecce al suo arco, arriva il momento di Brussino (39-30), che ricaccia nuovamente indietro la Reyer. Arriva anche il turno di Munford al posto di McGruder, Wiltjer e Parks riportano gli orogranata in linea di galleggiamento (39-34), ma alla squadra di Spahija manca continuità sui due fronti. Il finale di periodo di Ennis è opaco, prima incassa la tripla con fallo da Shurna (42-34), poi perde palla consentendo a Ngouama di catapultarsi dentro il centro veneziano (44-36). Munford si ricorda di essere un gran tiratore (44-39), ma è ancora Ngouama (18 punti a metà gara) a infilare in penetrazione la difesa orogranata (46-39).
Magic Parks
Impatto devastante di Parks, ancora a zero punti, al ritorno in campo: tripla con fallo antisportivo di Brussino (46-43), poi due penetrazioni di fila che valgono il sorpasso (46-47) in 1’19”, poi arriva anche l’incursione di Ennis (46-49): break di 10-0 in 1’44”. Servirebbe più lucidità in trasferta, pesano le due triple di Kabengele sul ferro, la palla persa in rimessa da Wheatle. Tobey e Thomasson ricuciono (54-54),ma Parks piazza altri 5 prima di far ritorno in panchina (56-59), Simms è ispirato (58-62), ma senza Ennis è buio in attacco e Gran Canaria rimette la testa avanti (63-62).
Volata
Simms riparte con un piazzato dall’angolo (63-65), ma sono troppe le ingenuità che commette la Reyer in attacco, tra palle perse da Tessitori e Casarin, Salvo punisce (68-67). Casarin si riscatta con il 2+1 dell’ennesimo pareggio (70-70), gara sul filo dell’equilibrio, tornano Ennis, Parks e Kabengele, ma è Simms a impattare (72-72) entrando negli ultimi 5’ di gioco. Brussino punisce la difesa orogranata (74-72), poi Parks scarica sul ferro la schiacciata del pareggio e Thomasson ricaccia Venezia a -4 (76-72) con 2’15” da giocare. E’ sempre Thomasson dall’arco ad avvicinare Gran Canaria ai quarti di finale (79-74), Munford riporta la Reyer a -3 (80-77), poi Brussino stoppa da dietro Parks e Pelos timbra la tripla decisiva (83-77) 16" dalla fine.
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