Eurocup, la Reyer è fragile e cade anche a Saragozza

I granata passano come quarti nel girone e accedono alla Top 32. Non bastano Green (16 punti) e Peric (17 punti)

SARAGOZZA (SPAGNA). Cercasi vittoria di autostima disperatamente.

La Reyer non dispiace al “Pabellon Principe Felipe” ma dimostra tutta la sua fragilità che si nasconde dietro alle invenzioni di Green e al carattere di Peric. La sconfitta non fa certo bene al morale della squadra di Recalcati apparsa demoralizzata nella parte iniziale dell’ultimo quarto dopo il parziale di 11-2 subito in avvio.

Per i granata si tratta della quinta sconfitta consecutiva fra campionato ed Eurocup, ma Peric e compagni riescono a qualificarsi come quarti nel girone e accedono alla Top 32.

Viggiano in avvia fa 0/3 dalla distanza ma è Peric la macchina infallibile in attacco per la Reyer segnando 9 dei 14 punti iniziali. Il primo tentativo di fuga dei padroni di casa sul finire del secondo quarto.

Due liberi di Owens siglano il – 1 sul tabellone (29-30), poi il break degli spagnoli di 6-0 firmato Fotu, Norel e Henry per il 36-29 a 1’21” dal lungo intervallo. La Reyer resta attaccata alla partita con una tripla di Jackson, pazzesca per come è maturata da posizione centrale allo scadere dei 24 secondi (36-32). E ci pensa Green con un coast to coast dal vertice sinistro dell’area a rimettere definitivamente in corsa i suoi (36-34), dopo una palla persa di Jelovac.

Anche nella ripresa regna una sorta di equilibrio apparente. Il Saragozza da l’impressione di potere salutare tutti in qualsiasi momento. Lo strapotere fisico sotto canestro di Norel e Jelovac è tale da far passare inosservata la stoppata di Ress al primo dopo 4’02” di gioco e qualche buona giocata difensiva ordinata dalla panchina da De Raffaele.

L’ultimo tamponamento degli orogranata ha la targa di Tonut che dalla media mette dentro il – 2 (46-48) a 3’31” dalla terza sirena. Poi la fuga del Cai propiziata dal grande ex Nate Linhart che prima mette due liberi (50-46) poi insacca la tripla del + 7 (53-46) a 1’41” dalla fine. Venezia non segna più, cosa che invece fa Kanacevic (55-46) e soprattutto a fil di sirena con una magata ancora di Linhart che estrae un coniglio dalla tuba et voilà con un semigancio appoggia al volo i punti del + 11 (57-46).

Gli ultimi 10’ segnano il ritorno dei veneziani dopo avere preso lo sberlone del – 18 (50-68) da una schiacciata in contropiede di Tomas a 6’04” dal 40’. L’orgoglio viene fuori dai 6,75 con le quattro triple di fila realizzate in ordine da Green, Peric, Jackson e ancora Peric che vale il – 7 (70-77) a 1’22”. Jelovac ai liberi è una sentenza (79-70) e dall’altra Bramos interrompe la striscia delle quattro bombe consecutive. E per Norel è un gioco da ragazzi riportare a + 11 i suoi (81-70). 

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