Edo Mestre, un buon avvio «Ma non voglio illusioni»

Eccellenza. L’allenatore Pistolato cauto dopo il vittorioso 3-2 sulla Vigontina «Certi errori sono in preventivo, ma dobbiamo correggerli alla svelta»
BARSOTTI - VIGONTINA (ROSSOBLU) VS EDO MESTRE (BIANCHI) - BRUNO PISTOLATO ALL. VIGONTINA BARSOTTI - VIGONTINA (ROSSOBLU) VS EDO MESTRE (BIANCHI)
BARSOTTI - VIGONTINA (ROSSOBLU) VS EDO MESTRE (BIANCHI) - BRUNO PISTOLATO ALL. VIGONTINA BARSOTTI - VIGONTINA (ROSSOBLU) VS EDO MESTRE (BIANCHI)

MESTRE. Se fosse campionato sarebbero già tre bei punti in cascina per l’Edo Mestre che sabato sera ha incontrato in trasferta una futura avversaria del campionato di Eccellenza, ovvero la Vigontina. A Busa di Vigonza i ragazzi di Bruno Pistolato si sono imposti 3-2 dopo una partita tirata ed equilibrata (in gol per i mestrini Vianello, Pauk e Rossi, per i padovani Lorenzetto e Dumea). Ma è calcio d’agosto e lo stesso tecnico mestrino vuole subito frenare ogni inutile entusiasmo. «Le vittorie fanno sempre bene e aiutano a vincere. Ma non illudiamoci. Siamo reduci da un carico di lavoro pesante, ad inizio settimana anche di doppie sedute. Molti giocatori sono ancora sulle gambe e contro la Vigontina ho dovuto fare a meno di sei ragazzi, Memmo, Artusi, Mazzaro, Toso, Nardelli e Gianni. Non cerco giustificazioni ma in questo periodo dell’anno, a pochi giorni dall’inizio della preparazione, è normale dover fare i conti con gli infortuni». L’analisi di Pistolato comunque è serena e fiduciosa. «Siamo una squadra giovane, con molti volti nuovi. Dobbiamo ancora conoscerci bene e certi errori devono essere messi in preventivo. Mi sta bene continuare a segnare, ma gli errori difensivi potrebbero costarci caro. Anche se è meglio farli a questo punto della stagione anzichè più tardi». Come è successo sabato contro la Vigontina che è riuscita a mettere a segno due reti nella porta difesa da Magon. Un derby per Pistolato, quindici anni con il club padovano. «Ho cominciato con il Pionca prima per tre anni, tra cui una promozione, poi dopo la fusione dodici stagioni con la Vigontina. La decisione di smettere come allenatore poi la scelta di riprendere con l’Edo Mestre. Praticamente quando torno sono come in famiglia. Ottimo anche il rapporto con Bertan che interpreta il calcio alla mia stessa maniera. Infatti l’amichevole con la Vigontina ha dato buone indicazioni perché ci hanno lasciato giocare. Anche loro hanno una rosa giovane e competitiva e il nostro stesso obiettivo, una salvezza tranquilla». In un campionato di eccellenza che si preannuncia sempre più competitivo.

Alessandro Torre

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:calcioedo

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia