Ecco il cuore di Venezia: 11 mila alla "Su e zo per i ponti"

Migliaia di persone per la spettacolare passeggiata non competitiva. Oltre diecimila al via, carattere solidale nello spirito salesiano

VENEZIA. Venezia abbraccia la “sua” corsa. Da Piazza San Marco e dal piazzale della stazione di Santa Lucia le partenze per la 12 e la 6 chilometri della trentaseiesima edizione della “Su e Zo per i ponti”, passeggiata di solidarietà. Partenza posticipata per permettere lo svolgimento della Santa Messa della “Su e Zo per i Ponti”  nella Basilica di San Marco, animata dal coro “Improvvisando” di Conegliano e dell’alzabandiera in Piazza San Marco.

Una corsa che coinvolge la città attraversando i ponti, le calli, i campi e i campielli, e che riveste una connotazione da anni sempre più solidale alla quale la cittadinanza risponde in maniera appassionata. Dopo aver sostenuto negli anni scorsi le missioni salesiane in Moldavia e di Gambela in Etiopia, l’obiettivo del 2014 è la missione di Aleppo in Siria, una nazione da tre anni tormentata dalla guerra civile.

Missioni salesiane perché salesiano è stato 36 anni fa il primo promotore della corsa, don Dino Berti, a cui è dedicato il premio alle scuole partecipanti più numerose. Attualmente nel comitato della corsa, il Tgs Eurogroup, due componenti sono salesiani come don David Facchinello e don Franco Campello che con Bruna Rainaldi, Michele Grigolini e Igino Zanandrea hanno raccolto l’eredità di don Berti.

«Noi salesiani siamo oltre 16000 sparsi nel mondo, in 193 paesi. Proprio il nostro fondatore Don Bosco promosse le prime spedizioni in Sud America. Ma tornando alla corsa, quando ci fu la prima edizione credo che fosse più competitiva di adesso. Ancora oggi vengono premiati i migliori tempi, le scuole più numerose» spiega don Facchinello «ma noi puntiamo tutto sulla causa solidale. Inoltre stiamo facendo il possibile perché la passeggiata diventi una grande festa per i veneziani, per chi partecipa e per gli oltre 500 volontari in servizio sul percorso».

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