È un San Donà cinico: piegato Rovigo
Puntuale, consistente, pulita: la risposta attesa in settimana è arrivata a firma di una Lafert cinicamente lucida, capace di contenere un Rovigo poco umile nel primo tempo per soffocarlo del tutto nel secondo con un dominio indiscusso nelle fasi di conquista. Con la contestuale sconfitta di Viadana in casa delle Fiamme Oro, ora i ragazzi di Ansell sono al quarto posto, ufficialmente dentro la griglia dei playoff, proprio con Viadana prossima, fondamentale tappa tra quindici giorni. Squadre a testarsi fisicamente nelle primissime fasi, con una punizione per parte tra i minuti 3 e 5. La gara è nervosa, ne fa le spese Lubian che si becca il giallo al 7’: il penalty è centrale e Ambrosini non sbaglia. C’è grande attenzione sui punti d’incontro da parte del XV di casa, che trova una buona fluidità sui tempi gestiti dalla mediana: al 16’ capolavoro dei ragazzi di Ansell, che hanno gambe e confidenza per muovere palla sul doppio fronte d’attacco scatenando Wessels in allungo fin sotti i pali per il 13 a 3.
La risposta rodigina è immediata: palla intercettata da Ruffolo, che ruba il tempo alle terze sandonatesi in attacco volando in meta per 60 metri. Il confronto è divertente, San Donà torna a giocare in campo polesano e trova un nuovo calcio a favore: 16 a 10 al 23’.
Rovigo non ci sta e si compatta davanti, pilotando un drive inarrestabile da rimessa laterale che San Donà ferma irregolarmente decretando la meta tecnica del sorpasso per 17 a 16. Di lì in poi salgono in cattedra i rossoblù, che mettono giù le tende in territorio nemico costringendo la difesa a un massacrante lavoro di contenimento chiuso solo dal fischio di fine frazione. Al rientro i ragazzi del Piave hanno l’occhio della tigre e dopo una prima fase di contenimento a metà campo sfruttano al meglio un’evidente superiorità nelle fasi di conquista costruendo le condizioni per gli assoli di Iovu (47’ di potenza tra due difensori) e Falsaperla (57’ controtempo in uscita dal frontale con angolo di corsa imprendibile) per il parziale di 30 a 17. Nel finale la quarta meta del bonus sembra nell’aria, ma Rovigo tiene andando a marcare al 3’ di recupero con Chillon, e tentando poi un azzardo senza senso rinunciando alla comoda trasformazione per cercare la quarta meta che, anziché un punto per il bonus difensivo, avrebbe potuto potenzialmente portarne due.
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