È morto Corrado Dionigi
MESTRE. Di lui si ricorderà il sorriso, ma anche la gentilezza, mai una parola fuori posto. Una vita intera dedicata al calcio, ai giovani. Corrado Dionigi non porterà più la sua allegria sui campi di calcio, è morto ieri sconfitto dalla malattia. Una giornata triste per lo sport, e non solo per il calcio. Nel Venezia FC all'inizio di questa stagione gli era stato affidato l'incarico di dirigente accompagnatore degli Esordienti Professionisti. Nato a Venezia il 14 gennaio 1951, aveva compiuto 66 anni da poco. Da 45 anni aveva abbinato il suo nome al calcio giovanile, iniziando nel 1972 al Terraglio con la Corte Matter, poi Folgore, SpaltiCarpenedo, Mestre, Venezia, Favaro, ancora Mestre e ancora Favaro, poi Edo Mestre, il ritorno al Venezia. «Ci lascia una persona buona, gentile, disponibile e con una grande passione per il calcio e il mondo giovanile», è stato scritto sul sito del Venezia Fc.
«Avevo 9 anni, ero al Mestre, quindi conoscevo Corrado da una vita» ricorda Mattia Collauto, «ci ha lasciato tanto come eredità». Proprio Collauto chiamò Dionigi al Venezia due anni fa. «Fin dai tempi in cui giocavo ancora nel Mestre» ha ricordato Fabiano Speggiorin, «era una persona che si faceva ben volere da tutti». Tre anni fa aveva ricevuto a Lignano il premio dalla Federcalcio per il suo lunghissimo lavoro svolto nel mondo del calcio. «Una persona eccezionale» la testimonianza di Marco Funes, responsabile della Venice Football Academy, «disponibile come pochi». I funerali di Corrado Dionigi si terranno lunedì 22 maggio, alle ore 15, nella chiesa di San Pietro Orseolo, in viale don Luigi Sturzo a Mestre. (m.c.)
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