È la serata del destino amaranto oro

MESTRE. Non, non si riuncia al terzo tempo in casa del VeneziaMestre. Nemmeno se nel fine settimana sia successo il finimondo a livello societario, con tanto di dimissioni (tecnicamente congelate) del presidente Massimo Ballarin e del tecnico Armando Bonetto, che ha preso questa decisione in piena autonomia. Ieri l'atmosfera respirata prima, durante e dopo la sfida con il Silea sul campo di via Monte Cervino era strana. In campo si è lottato, come sempre, gli amaranto-oro sono andati vicini al successo conquistando comunque un pareggio, c'è stata anche la curiosità del punto di bonus al Silea per il numero di mete realizzate. Ma che sia stata una partita come le altre, beh è proprio dura scriverlo. «Molti di noi sapevano benissimo che questa poteva essere l'ultima partita del VeneziaMestre», spiega Marco Veronese, «e questo ha dato alla gara un sapore particolare, per qualcuno addirittura tutta questa sensazione di incertezza ha rappresentato uno stimolo in più. I nostri avversari, poi, sapevano bene cosa era successo, molti di loro sono stati anche nostri compagni di squadra, sia prima della partita, sia dopo ci hanno chiesto dettagli in più».
I giocatori del VeneziaMestre, insomma, sono scesi in campo ben sapendo che le partite delicate erano due: quella da affrontare subito sul campo e quella, societaria, che si svolgerà stasera. Un'atmosfera in un certo modo surreale, ma a nessuno è venuto in mente di rinunciare al rituale del terzo tempo. Sì, in questo caso tutto si è svolto come se la partita VeneziaMestre – Silea fosse stata come tutte le altre, birra e battute tra giocatori. In attesa di capire se stasera, dalla riunione che vedrà confrontarsi la dirigenza amaranto-oro, uscirà un nuovo nome per la presidenza del club. E, soprattutto, se ci sarà un futuro per il VeneziaMestre e per i suoi giocatori.
Maurizio Toso
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