Daye tripla da urlo Reyer a fil di sirena
MESTRE. Alla fine è arrivata la vittoria, ma quanta sofferenza. C’è voluto un incredibile avvitamento di Austin Daye, topscorer dei campioni d’Italia con 20 punti, per far tornare a casa con le pive nel sacco la Virtus Bologna, sconfitta anche al PalaDozza per un solo punto di margine. Alle V nere, prive di Alessandro Gentile e, dall’inizio del secondo quarto, anche del fratello Stefano, vittima di una distorsione alla cavi- glia destra, non sono bastati i 24 punti di Umeh e i 19 di Aradori, per sbancare il Taliercio. E, alla fine, la differenza l’hanno fatta anche le percentuali dalla lunetta (61% di Venezia contro il 30% di Bologna). Un successo che permette a Venezia di conservare il primato in coabitazione solo con Milano visto che Cantù le ha fatto un regalino superando in un finale convulso l’altra ex capolista Avellino. E domenica si va a Torino, fresca vincitrice della Coppa Italia, per vendicare la scolenfitta della gara d’andata. Fra i granata bene anche Watt, Peric, Tonut e Bramos.
Che la partita sia tutt’altro che facile lo si vede fin dalle battute iniziali con l’ex Aradori e Umeh scatenati. Ma se il bresciano, a un certo punto, si ferma, limitato da un grande Bramos, lo statunitense-nigeriano continua il suo feeling con il canestro. Ed è proprio lui a siglare il massimo vantaggio della Virtus (13-20, +7). La Reyer risponde con un parziale di 5-0 e al 10’ è 18-20.
Nel secondo quarto sale di tono la Reyer che, con una grande difesa (sia a uomo che a zona) limita a soli 11 punti l’attacco della Virtus. In attacco ripete i 18 punti del primo quarto per il 36-31 con il quale sie chiude il primo tempo. Daye (9 punti all’intervallo) dimostra di avere la mano calda, ma si prende i rimbrotti finali di De Raffaele per un facile sottomano fallito proprio in chiusura.
Aradori dimostra subito di avere la stoffa del campione infilando due volte la retina dalla linea dei 6,75. E, dopo due minuti, è di nuovo pareggio (37-37). Watt, votato come miglior giocatore del mese di febbraio, segna due volte di seguito per il 43-39. Bramos fallisce la tripla del possibile +7 e subito dopo gli viene fischiato il terzo fallo che costringe De Raffaele a farlo accomodare in panchina sostituito da Peric. È proprio il croato a schiacciare il punto dael 47-41 al 27’30”. Peric comincia ad avere la mano e butta dentro altri 5 punti per il 52-45 al 28’40”. Bologna non si arrende e, con Pajola e il solito Umeh, ritorna sul -2 (52-50), punteggio sul quale si chiude il terzo quarto.
Nel convulso finale, dopo che le V nere, erano andate sul +8 (56-64), la Reyer risorge. Watt vince la sfida sotto il canestro con Slaughter ed è-2. Il centro granata fa 0/2 dalla lunetta, le V nere falliscono dalla lunetta. A 32 secondi dalla fine sbaglia incredibilmente un passaggio a Daye, invece di portare avanti la palla in palleggio. Una vera follia che avrebbe potuto costare davvero cara ai campioni. Nel successivo attacco Slaughter fa blocco per la penetrazione vincente di Aradori del 68-70 a 6”75 dal 40’. Ci vuole un miracolo. De Raffaele chiama time-out per studiare l’ultimo attacco. E a 36 centesimi di secondo dalla fine Daye inventa un incredibile avvitamento, tutto spostato a sinistra, per il canestro del 71-70, quello del successo. Ma non è ancora finita: rimessa in attacco della Virtus. Ndoja cerca Slaughter, ma la palla termina sul fondo. E finalmente il Taliercio può urlare di gioia.
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