Da Concordia alla Romania L’avventura di Fabio Bravo
CONCORDIA SAGITTARIA. Dalla serie D italiana alla Liga Uno rumena. Salto vertiginoso per l'attaccante Fabio Bravo, 24 anni, di Concordia Sagittaria. Dopo la serie D a Sacile, ma anche un passato in C/2 con la Giacomense, nell'estate dell'anno scorso Bravo era rimasto senza squadra, tagliato fuori dalla regola dei giovani obbligatori, sia in Serie D che in Lega Pro. Aveva quindi accettato di ripartire dall'Eccellenza con il Città di Concordia, squadra del paese natale. Le cose non hanno funzionato, quindi in dicembre il passaggio al Kras Repen in serie D, e da un paio di settimane l'approdo al Gaz Metan Medias, squadra della città di Medias, 55 chilometri da Sibiu, nella Romania centro settentrionale. «L'opportunità di andare al Gaz Metan Medias è arrivata grazie a un amico, Alfio Ottaviani, con il quale sono in contatto da qualche mese» racconta lo stesso Bravo «lui lavora molto con il calcio estero e gli avevo confidato la mia disponibilità a provare un'esperienza all'estero».
Pronto per l’esordio? «Quasi. Sono qui da due settimane e devo allenarmi molto per arrivare alla pari dei compagni. I ritmi del campionato sono molto più elevati della D italiana».
Che ambiente ha trovato a Medias? «Ottimo, il gruppo è formato da ragazzi provenienti da diverse parti d'Europa. Le strutture sportive sono eccellenti» prosegue Fabio Bravo «c'è tutto quello che un calciatore vorrebbe avere».
C'è qualche altro italiano? «No, ma c'è Azdren Lullaku (ex Città di Jesolo e Tamai, ndr), ragazzo kosovaro che ha giocato parecchio in Italia. Mi sta aiutando molto ad inserirmi in questo contesto».
E il rapporto con i tifosi? «La gente è cordiale, disponibile, sia tra coloro che lavorano per la società, sia tra la gente della città».
Un’impressione del campionato rumeno? «La Steaua è una corazzata che sta facendo un campionato per conto proprio. Il torneo è molto competitivo. Ritmi intensi e giocatori dalle ottime doti atletiche e soprattutto tecniche».
E gli amici rimasti in Italia? «Li sento spesso» conclude l’ex bianconero, «in internet puoi sentire chi vuoi tutti i giorni. Mi dispiace che il Concordia non riesca a sollevarsi dal fondo della classifica, ma non tutto è perduto».
Alfio Ottaviani, agente Fifa, aggiunge: «Fabio Bravo è un giocatore che non meritava di finire nel dimenticatoio, quando può dire ancora molto. In Italia a 24-25 anni sei vecchio, la regola dei giovani sta mettendo fuori gioco tanti ragazzi. Non resta che andare a giocare all'estero».
Gianluca Rossitto
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia