Corradini out, il cartellino è pignorato
VENEZIA. Fuori rosa, non potrà giocare, non potrà rimanere a Chioggia, non potrà finire l’anno scolastico nell’istituto in cui s’era iscritto. Motivo? Il suo cartellino, che per un mancato aggiornamento informatico risulta ancora di proprietà del Trento, è pignorato. Matteo Corradini, classe 1994, difensore esterno proveniente dalle giovanili del Chievo e passato in estate alla Clodiense, sta per vivere una seconda annata calcistica da incubo. A fine settembre, infatti, la Figc ha bloccato il suo trasferimento a Chioggia, rilevando che il ragazzo è ancora del Trento, società che si trova con i cartellini pignorati e che quindi non può cedere giocatori ad altre squadre.
Ma cominciamo dal principio. Matteo Corradini, residente nella provincia di Mantova, nella scorsa stagione viene chiamato dal Trento in serie D. Il giovane si trasferisce in una casa messa a disposizione dalla nuova società, si iscrive a scuola e comincia a giocare. Fino a gennaio 2013. A questo punto il Calcio Trento decide di metterlo fuori rosa, con motivazioni tecniche e comportamentali, e chiede spiegazioni circa la mancata partecipazione agli allenamenti. In assenza di riposte, sceglie di rescindere il contratto, lasciando a casa Corradini il quale continua però a frequentare la scuola, facendo il pendolare da Mantova. In estate la Calcio Group, azienda trentina specializzata in forniture per società sportive che vanta un debito di circa 80mila euro con il Trento, chiede, in modo del tutto inusuale, il pignoramento dei cartellini, bloccando il trasferimento di giocatori del calibro di Aimo Diana e Roberto De Zerbi. Per Matteo Corradini, invece, non dovrebbe esserci alcun problema, dato che il contratto è stato rescisso a gennaio, svincolando di fatto il cartellino. In estate il difensore viene contattato dalla Clodiense e accetta l’offerta, con il benestare dello stesso Calcio Trento. Ma qui nasce l’inghippo: per la Figc il vincolo sportivo del giocatore appartiene ancora al Trento, che si ritrova con i cartellini pignorati. La società trentina, infatti, non ha aggiornato i registri telematici del Comitato Regionale e della Lega Nazionale Dilettanti, mantenendo di fatto la proprietà del cartellino di Corradini. La questione emerge a fine settembre e il trasferimento alla Clodiense viene bloccato, dopo tre gare di campionato. «Il danno per il ragazzo è del tutto evidente» spiega Gianmaria Daminato, avvocato mestrino esperto in diritto sportivo che ha presentato ricorso al Tribunale per sospendere il provvedimento «ora rischia di stare fermo un’altra stagione e il tutto per colpe non sue». Alla prima udienza del 30 settembre i creditori hanno rifiutato la richiesta di sospensiva. Prossima udienza il 30 ottobre.
Gianluca Codognato
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia