«Contratto irregolare con la Fiorentina» Tre giornate a Masi
VENEZIA. Tre giornate di squalifica per Federico Masi, 1.500 euro di ammenda al Venezia. Fuoco incrociato sulla laguna da parte della Commissione Disciplinare Nazionale e del giudice sportivo della Lega Pro. Due sentenze diverse, anche perché nel caso di Masi si tratta di episodi avvenuti quando il difensore militava nella Fiorentina. Il centrale era stato deferito dal procuratore federale il 22 novembre, insieme agli agenti Giocondo Martorelli e Romualdo Corvino, ai calciatori Daniele Morriti, Davide Carcuro e Riccardo Lattanzio, Mario Cognini e Sandro Mencucci, all’epoca vicepresidente e amministratore delegato della Fiorentina.
La procura federale ha contestato a Masi la violazione delle norme del regolamento agenti per «non aver conferito incarico scritto all’agente Corvino, non aver conferito regolare mandato scritto al proprio agente Martorelli e non aver controllato la presenza del nominativo di quest’ultimo nel contratto stipulato nel luglio 2007 e in quello del dicembre 2008 con la Fiorentina».
Al termine della procedura per quanto riguarda Masi, la commissione disciplinare nazionale, presieduta da Claudio Franchini, dopo aver accolto l’istanza di patteggiamento del difensore arancioneroverde, ha ridotto l’ammenda base di 9.000 euro in 4.000 euro, sanzione integralmente convertita in tre giornate di squalifica da scontare in gare ufficiali.
All’arbitro Formato di Benevento non sono piaciuti i raccattapalle del Penzo alla fine del match con il Renate.
In base al suo referto, il giudice sportivo sostituto della Lega Pro, Daniele Propato, ha inflitto al club arancioneroverde un’ammenda di 1.500 euro «per comportamento antisportivo, in quanto nella parte finale della gara, con la propria squadra in vantaggio, i raccattapalle rallentavano la restituzione dei palloni ritardando la ripresa del gioco».
Michele Contessa
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