Clodiense a caccia del pari bunker e punticino a Feltre
Granata a riccio senza sei titolari contro la squadra del chioggotto Pagan Nella ripresa un tiro-cross di Dell’Andrea finisce sulla traversa. Poi tanti sbadigli
FELTRE. Non poteva finire diversamente. Un punto per uno, porte inviolate e tanti sbadigli sugli spalti. Union Feltre – Clodiense fa parte di quelle partite tanto apprezzate dagli allenatori, quanto rigettate dagli spettatori. Poche, pochissime reali occasioni da gol, molto tatticismo, difese ermetiche e salutoni allo spettacolo. Sta di fatto che, per un motivo o per l’altro, muovere la classifica accontenta entrambe.
L’Union, dopo aver perso a Tamai, cercava quanto meno di rientrare in carreggiata e alla fine ci è riuscita, impattando contro una delle big del campionato. Ma pure la Clodiense si porta in corriera il pareggio conservandolo gelosamente. Difficile fare di più, quando dei sei attaccanti a disposizione due sono in panchina solo per onor di firma, ossia l’ex Belluno Marijanovic e Santoni, mentre Cacurio e Saani vanno direttamente in tribuna a fare il tifo.
La Clodiense arriva allo Zugni forte dei quattro punti ottenuti tra Este e Campodarsego, e affronta l’emergenza offensiva con la coppia Farinazzo – Baido. Pronti, via e… No niente, almeno fino al minuto venticinque. Perché solo in quel momento si può dire di assistere ad un’occasione vera e propria. Tra l’altro è parecchio casuale, visto che il portiere Luppi, molto incerto con i piedi, rinvia direttamente su Cossalter, ma il pallone va lemme lemme sul fondo, dopo aver illuso tutti. Detto ciò, manca poco che Farinazzo non trovi il gol da ex…Belluno. Si invola il nove su suggerimento di Baido, fortunato a vincere un rimpallo in contrasto con Guagnetti, ma il ragazzo di Montagnana appena dentro l’area spara alto. Espulso per proteste il preparatore dei portieri Berlese, poco prima del duplice fischio.
Dagli spogliatoi torna più convinta l’Union, propositiva e decisa per almeno un quarto d’ora. Niente di simile al grande avvio di Tamai, ma se non altro il pallone non staziona più quasi sempre tra i piedi degli avversari.
Rizzo trova un paio di spunti da applausi: apre con un controllo palla e servizio a Madiotto, il cui tiro viene deviato in corner dal portiere Luppi. Poi lancio in profondità verso Cossalter, ma il numero 11 perde l’attimo buono per calciare e si fa anticipare, confermando la propria giornata no. Risponde la Clodiense, con un tiro cross di Dell’Andrea che va sbattere sulla traversa in maniera abbastanza casuale. Era entrato Calì per Gjoshi, mentre appena dopo Zonta rileva Rizzo. Fa sentire la presenza il centravanti di Enna e così, detto di un piattone al volo di Delcarro senza troppa fortuna, l’ex Levico per poco non regala i tre punti i suoi al 89’; lavoro sul fisico e pallonetto sull’uscita di Luppi, con la sfera però a rimbalzare sulla traversa e poi sul fondo. In fondo, specie in certe partite, è tutta questione di episodi.
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