Clerico: «Una battaglia senza fine»

Oltre tre ore contro Bastianello. Oggi l’attende Lukanarova

MESTRE. Tre ore e dieci minuti di gioco per avere la meglio su Lisa Bastianello. Così Nicole Clerico, 30enne di Cuneo, ieri ha dovuto fare gli straordinari nel primo turno di qualificazioni al tabellone principale del Venice Challenge. Un’autentica battaglia, quella sul campo 3 di via Olimpia, e unica sfida terminata al terzo set della giornata inaugurale.

«Sono sempre stata avanti, ma non sono riuscita a chiudere prima il match», confessa la Clerico. «Non ho chiuso un set avanti 5-1, poi neppure il tie-break sul 6-1, perdendo poi cinque punti consecutivi. Alla mia avversaria ho dato troppe possibilità di recuperare. A tratti ho anche giocato molto bene, ma scelte tattiche sbagliate mi hanno messa in difficoltà. Amen, spero di chiudere prima la prossima partita».

Oggi, nel secondo turno di qualificazione, ad attenderla ci sarà la slovacca Zuzana Luknarova. «Tre ore e dieci minuti per me, contro l’ora scarsa che ha impiegato lei a battere la Sella possono anche pesare, ma sono in forma, per cui credo che in ventiquattro ore ci sia la possibilità di recuperare per questa sfida», aggiunge la tennista piemontese. «

«Contro la Luknarova non ho mai giocato, vedremo, non ho neppure avuto modo di vederla in campo contro la Sella perché eravamo quasi in contemporanea». Nicole Clerico che annuncia una decisione che riguarda la propria carriera sportiva. «Ho visto che oltre il 300mo posto non riesco ad andare, quindi penso che mi dedicherò principalmente al doppio. In questo ambito sono numeroa 170 del mondo, e vedo che rendo meglio e anche mi diverto. Una scelta sportiva, anche se qualche torneo in singolare magari lo giocherò comunque ancora».

E nel tabellone di doppio del Venice Challenge, Nicole Clerico giocherà assieme alla ceca Frankova, che già si allena da tempo con lei. «Il torneo di quest’anno? Di buon livello, con giocatrici molto forti e credo la garanzia di equilibrio e sorprese», conclude. «Un torneo al quale fa sempre piacere partecipare, e la gente ci torna sempre volentieri». (s.b.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia