“Città di Venezia”, azzurri contro russi e cinesi

Scherma. All’Arsenale la prova di Coppa del Mondo di fioretto, Biondo e Nista ok. Finale alle 17
VENEZIA, 16 MARZO 2013 FIORETTTO MASCHILE CDM FASE A GIRONI FOTO AUGUSTO BIZZI
VENEZIA, 16 MARZO 2013 FIORETTTO MASCHILE CDM FASE A GIRONI FOTO AUGUSTO BIZZI

VENEZIA. Quattro italiani su otto hanno centrato la qualificazione al tabellone dei 64 del “Città di Venezia”, la prestigiosa tappa di Coppa del Mondo di fioretto in corso al palasport dell’Arsenale e organizzata dal Dielleffe Venezia. Sono Biondo, Nista, Foconi e Minuto, che si vanno ad aggiungere a Cassarà, Avola, Aspromonte e Baldini già qualificati di diritto. Non ce l’hanno fatta invece Garozzo, Lari, Barrera e Luperi.

In 135 sono arrivati a Venezia, da 32 nazioni, per conquistare uno tra i trofei più ambiti del circuito, giunto alla 36ª edizione e valevole anche per il Gran Prix Fie. Tra i favoriti ci sono naturalmente gli azzurri guidati dal commissario tecnico Andrea Cipressa, ma occhio a cinesi, francesi e anche russi, non fosse altro per il tecnico che li accompagna, quello Stefano Cerioni che solo qualche mese fa festeggiava gli ori italiani alle Olimpiadi di Londra. «Spero che qualcuno dei miei ragazzi sia in grado di fare una sorpresa, come già ha fatto nelle ultime uscite Akhmatkhuzin» spiega Cerioni, «dai gironi abbiamo perso un solo atleta, sono soddisfatto. Anche se ora sono Ct della Russia, questa rimane in un certo modo sempre la mia gara di “casa” del circuito. Come mi trovo? Diciamo che l’inizio è stato un po’ in salita, l’impatto con questa nuova realtà è stato duro». E il suo successore in azzurro, Andrea Cipressa, parlando degli italiani in gara osserva: «Ho un po’ l’amaro in bocca, soprattutto per i giovani che non sono riusciti a passare il turno. Certi assalti sono stati buttati via, si poteva fare meglio. Otto qualificati sono comunque un buon risultato, speriamo che non ci siano troppi incontri fratricidi nel tabellone, li accetterei volentieri solo per la finale». Purtroppo, però, in sei sono finiti nella stessa parte del tabellone, guidato da Cassarà e Baldini, Aspromonte, Avola, Biondo e Foconi che finiranno nel migliore dei casi per incontrarsi per forza sulla strada della finale. E proprio il veneziano Tobia Biondo, ieri era raggiante per l’ottimo risultato delle qualificazioni. «Ho perso solo un assalto, va bene così. Questo era il minimo obiettivo da raggiungere e ce l’ho fatta, ora servono energie positive per tentare qui a Venezia di ripetere un buon risultato come quello ottenuto a Parigi a inizio stagione. Il mio problema sono gli alti e bassi, e quest’anno sto anche lavorando senza il mio allenatore. Ma non devono essere scuse, già essere qui è difficile. In Italia il livello è altissimo, lottare per il vertice è davvero una impresa». Chi ovviamente non è arrivato all’Arsenale per fare da comparsa è Andrea Cassarà. «Non ho pressioni particolari, sto bene, e ci terrei a ottenere qui il primo successo stagionale nell’individuale che in questa stagione ancora mi è mancato. Questa è una gara speciale, speriamo di ottenere il risultato che auspico».

Oggi via agli assalti dalle 9 e finale dopo le 17. Per Tobia Biondo, primo avversario sarà il cinese Chen. Poi, nel caso, Cassarà.

Simone Bianchi

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia