Cipressa: «Italia tra le grandi, non deluderemo»
VENEZIA. È un commissario tecnico tutto d’oro e per di più è veneziano. D’oro perché da quando ha lasciato i panni del dirigente federale, dopo esserne quasi arrivato al vertice, ha rimesso la tuta e da un anno imperversa con l’inno di Mameli in tutto il mondo: siano esse prove di Coppa del Mondo maschile e femminile di fioretto, oppure Europei, Mondiali, e prove Under 20 o Under 17. Dove passa vince, e che qualcuno provi a dire il contrario. È vero, ha due squadre senior e un serbatoio da far impallidire gli avversari, ma tenerle assieme è lavoro per pochi, e lui ci sta riuscendo con l’obiettivo di sbancare Rio de Janeiro tra due anni e mezzo, con una nuova cascata d’oro olimpico. A Venezia vuole vincere ancora, dopo la scorsa stagione in pieno esordio da tecnico in panchina, e come al solito le idee le ha chiarissime. «I ragazzi sono in forma, lo hanno dimostrato a San Pietroburgo pochi giorni fa. Abbiamo dominato e sono soddisfazioni, anche perché il commissario tecnico dei russi è Stefano Cerioni. Eravamo compagni di squadra, poi in pedana si diventava avversari. Ora lo siamo ancora ma da fondo pedana… è cambiato poco».
Cassarà & compagni hanno comunque già la modalità giusta inserita nella testa. «La mentalità sarà quella di sempre: a Venezia si verrà per vincere, punto. Ovviamente c’è anche la consapevolezza che si può perdere, perché non dimentichiamo mai che ci sono anche gli altri in gara. Avversari? Tanti, sempre, come al solito. Esportiamo grandi maestri, e questi portano con loro la mentalità vincente del fioretto italiano. Ciò comporta la crescita degli atleti che allenano, e poi capita come a La Coruna, in Spagna, dove il mese scorso siamo stati presi a schiaffi. La missione della prossima settimana sarà invece quella di vincere, ed evitare assolutamente uno ‘sgarbo russo’ in casa nostra». Una gara, il Trofeo Città di Venezia, che la Rai snobberà per la diretta. O la si vedrà dal vivo, gratis, oppure la si potrà seguire sul canale YouTube della Federscherma italiana.
«La forza dell’Italia schermistica sta nei maestri, in una federazione che insiste sulla sua linea di coltivare il settore giovanile, e di conseguenza il serbatoio è inesauribile» sottolinea Cipressa «sono orgoglioso di quel che faccio e dei risultati che stiamo ottenendo tutti assieme, e non lo dico con presunzione. Da dentro, noi che questo sport lo viviamo e lo facciamo, non riusciamo neppure ad avere la consapevolezza della sua effettiva immagine nel mondo. La scherma è Italia e in tanti ce la invidiano per i successi e la tradizione» insiste Cipressa, commissario tecnico azzurro, «abbiamo numeri incredibili. Grandi marchi si avvicinano a noi, ci sostengono e si rivedono in questa idea vincente. E Venezia è Venezia, signori, non ci si può privare di una tappa come questa in Coppa del Mondo o nel Grand Prix Fie. Una gara vissuta con grande gioia, soprattutto da me che sono veneziano. L’idea che possa sparire mi rattrista e amareggia. Bisogna lavorare per far sì che ciò non accada». (s.b.)
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