Cipressa, bronzo al Mondiale Cadetti
VENEZIA. L’Italia della scherma giovanile ha conquistato la sua prima medaglia ai Campionati Mondiali in corso in Croazia grazie a Erica Cipressa, terza nel fioretto femminile cadetti. Una medaglia speciale, per molti versi, prima di tutto perché è la prima che Andrea Cipressa, il papà di Erica, conquista a livello iridato nel ruolo di commissario tecnico delle nazionali di fioretto. E che a regalargliela sia stata la figlia, la dice tutta. «Sono doppiamente felice, infatti, perché ha un sapore speciale. Proprio perché è arrivata da Erica».
Sulle pedane di Parenzo, e davanti ad un pubblico caldo e numeroso, Erica Cipressa era chiamata quando meno a confermare il bronzo dello scorso anno, dal momento che questa era la sua ultima stagione da cadetta, pronta a passare tra gli juniores. L’esordio è stato perfetto: sei assalti e altrettante vittorie, accedendo direttamente al tabellone delle trentadue dove, con un 15-9, ha superato l’ungherese Balogh. Il turno successivo è stata la volta della romena Damaschin (battuta 15-3), quindi nei quarti Erica Cipressa ha trovato sulla sua strada la russa Ardentova e ha vinto 15-10. Arrivata in semifinale, la giovane veneziana era già sicura come minimo di eguagliare il bronzo del 2012, ma da affrontare c’era la statunitense Massialas. «Era alla mia portata» spiega Erica Cipressa, «l’avevo già sconfitta in una precedente occasione, ma in un mondiale non sai mai cosa può succedere. Ho commesso alcuni errori, ho anche preso un cartellino rosso, e tutto questo è poi servito a lei per battermi 14-11. Un peccato, perché ogni volta che salgo in pedana il mio solo pensiero è arrivare all’oro. E questa poteva essere un’altra grande opportunità. Quest’anno sono partita bene, poi ho avuto una serie di problemi fisici e la mononucleosi che mi hanno fatto disputare gli Europei di Budapest in condizioni precarie» spiega ancora la giovane Cipressa «adesso però sto bene, e la testa è già alla prova a squadre Giovani per rifarmi. Sono concentratissima, come le mie compagne e vogliamo fare una grande gara.La medaglia? Sono felice per mio padre, perché è la prima da Commissario Tecnico a un mondiale ed aver contribuito a dargli questa soddisfazione è una cosa bellissima. Averlo poi accanto in pedana in questo ruolo è entusiasmante, perché lui oltrettutto è un gran motivatore».
L’allieva di Federica Berton alla Scherma Mogliano tornerà in pedana nel fine settimana per la gara a squadre nella categoria superiore assieme a Martina Sinigalia, atleta invece del Circolo Scherma Mestre e sua grande amica. Proprio Martina Sinigalia sarà invece in pedana oggi e domani per la prova individuale Giovani, con ambizioni di medaglia, ma da esordiente nella categoria in una rassegna iridata.
Simone Bianchi
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