Castrogiovanni a Jesolo un campus di successo
JESOLO. Dal campo di rugby allestito all’interno del Villaggio Marzotto a Jesolo Pineta a quelli sull’erba e sulla sabbia del camping Union Lido di Cavallino. Ci sono più di venti chilometri di arenile che separano le due strutture che stanno ospitando da qualche giorno i camp del rugbista italo-argentino Martín Leandro Castrogiovanni e del padovano Mauro Bergamasco.
I due giocatori di rugby sono tra i più famosi in Italia ed hanno eguagliato il record di cento presenze con la maglia della nazionale italiana stabilito in precedenza solo da Alessandro Troncon e Andrea Lo Cicero. Si tratta di due iniziative molto diverse tra loro.
Il “Castro Rugby Academy”, iniziato domenica, è una idea della Fun’N Action, società polisportiva jesolana costituita da Fabio Vendramini, Ignacio Pezzini e da Alessia Sergon che da un paio di anni porta nel litorale jesolano i personaggi più famosi dello sport italiano. L’Accademia di Castrogiovanni ospita un centinaio di ragazzi tra i 10 e i 15 anni che vogliono perfezionarsi nel gioco della palla ovale.
«“L’obiettivo di questo camp» spiega il pilone nato a Paranà in Argentina «è quello di appassionare i ragazzini al rugby facendogli conoscere i veri valori della squadra, dell’amicizia e del sacrificio».
Cosa racconta Castrò nella sua prima lezione ai suo giovani allievi è questo: «Fin da piccolo avevo un sogno ed era quello di diventare rugbista».
Il camp di Castrogiovanni chiuderà i battenti domani e mercoledì sera c’è stata la grande festa del rugby in piazza Mazzini. La squadra dei Kankari Venezia ha vinto il torneo di touch, disputato di fronte a un migliaio di persone. La serata di gala, sempre organizzata dalla Fun’N Action, ha permesso agli appassionati di rugby di ammirare da vicino il proprio beniamino.
Domani conclude anche il ”Campus Rugby Mauro Bergamasco”, che ha soggiornato all’Union Lido di Cavallino per due settimane ed è stato un autentico show di campioni.
Mauro Bergamasco proviene da una famiglia di rugbisti: suo padre Arturo, anch’egli flanker, si guadagnò quattro presenze in Nazionale negli anni Settanta, e suo fratello Mirco è anch’egli rugbista e internazionale per l’Italia.
Cresciuto nelle giovanili del Petrarca, esordì in prima squadra nel 1998, a 19 anni. Nel biennio successivo rimase a Padova, poi si trasferì alla Benetton Treviso, club con il quale divenne campione d’Italia , nel 2000-01 e nel 2002-03. Ai vari Davide Giazzon (tallonatore mestrino delle Zebre) e l’ex nazionale Andrea De Rossi si sono aggiunti in questi giorni Valerio Bernabò e Leonardo Sarto, giocatori delle Zebre e della nazionale italiana.
Ultimi giorni anche per il Museo del Rugby “Fango e Sudore” sempre all’Union Lido, l’esposizione cioè delle maglie azzurre che raccontano oltre mezzo secolo di storia della palla ovale.
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