Caso Gable, per la Lega contratti validi

Venezia tranquillo anche se la società che ha fatto la fidejussione rischia il crac

MESTRE. «Il Venezia è tranquillo, posso ripeterlo all'infinito. In questa vicenda, c'è un solo elemento sicuro: la compagnia Gable è stata inibita a rilasciare ulteriori fideiussioni dagli organismi di controllo». Dante Scibilia, direttore generale del Venezia, ritorna sulla vicenda Gable, anche se al momento non esistono nuovi elementi. «Perché la Gable? La società ha dato mandato a un importante broker nazionale di indicarci una compagnia che fornisse fideiussioni, e ci è stata indicata la Gable. Noi abbiamo verificato che fosse regolarmente iscritta all'Ivass, l'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, poi che la polizza fosse autentica». Il divieto alla Gable Insurance AG di rilasciare nuove fideiussioni e di disporre del proprio patrimonio è stato adottato cinque giorni fa dalla Finalcial Market Authority del Liechtenstein, precisando che il divieto è efficace dal 9 settembre scorso, che riguarda tutti i rami assicurativi e i Paesi Ue e che si applica anche ai rinnovi e alle proroghe dei contratti in corso.

E se la Gable dovesse fallire? «Non è compito nostro sapere lo stato di salute della società, il Venezia ha presentato la documentazione richiesta agli organi di controllo della Federcalcio, ottenendo solo risposte positive». A sgombrare qualsiasi dubbio, la Lega Pro ha emesso ieri un comunicato che dopo una lunga premessa si chiude dicendo che “quanto comunicato da Ivass il 16 settembre 2016, non inficia la validità dei contratti stipulati in data antecedente al 9 settembre 2016”, e comunica, invece, che “è stato fatto divieto alla Gable di concludere nuovi contratti e di rinnovare e/o concedere proroghe sui contratti in essere. Preme, peraltro, precisare come nel testo delle garanzie sia prevista la possibilità di richiedere contro garanzie a soggetti terzi diversi dalla società dirette a garantire la somma oggetto della fideiussione. Ad oggi, pertanto, salva diversa e ulteriore comunicazione da parte della Financial Market Authority, non v'è ragione per sollevare criticità che ad oggi non sono di fatto state segnalate dalle competenti autorità di controllo». (m.c.)

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