Venezia, il cuore non basta: è retrocessione in Serie B

Arancioneroverdi in vantaggio contro la Juventus al Penzo con Fila, poi la rimonta, i gol e il rigore del ko con Locatelli. Finisce 3-2, il Venezia dice addio alla massima serie con una partita di alto livello

Giuseppe Malaguti
E' retrocessione per il Venezia (foto Matteo Tagliapietra/Interpress)
E' retrocessione per il Venezia (foto Matteo Tagliapietra/Interpress)

Un Venezia che si giocava le residue speranze di salvezza, ma per centrarle doveva battere necessariamente la Juventus e sperare nei risultati delle rivali. E invece al Penzo passano i bianconeri con il punteggio di 3-2: è retrocessione in Serie B.

A poco è servito il gol di Fila che ha dato per oltre 20 minuti le speranze a tutto il popolo arancioneroverde, perché la Juve ribalta la situazione con Yildiz e Kolo Muani chiudendo all’intervallo avanti. I ragazzi di Di Francesco pareggiano con Haps e poi sfiorano il vantaggio con Doumbia, ma al 73esimo Locatelli chiude la pratica siglando il rigore del 3-2.

Una serata amara con il Venezia che retrocede in Serie B, mentre la Juventus arriva quarta e stacca il biglietto per la prossima Champions League.

Il Venezia parte con le marce altissime aggredendo la Juve e passa avanti già al primo minuto di gioco. Sovrapposizione interna di Haps che sorprende completamente la difesa della Juventus, il cross a mezza altezza viene impattato con la coscia da Fila che aveva tagliato sul primo palo.

Deviazione sporca ma vincente, Di Gregorio immobile. La squadra di Tudor pareggia immediatamente ma la rete di Alberto Costa viene annullata per un fallo di mano dello stesso portoghese, che aveva trovato un gol di controbalzo dal limite dell'area sulla respinta corta di Candè. Colombo prima convalida ma la rete viene invalidata al Var per un tocco di braccio nel del difensore juventino.

La Juventus reagisce e al quarto d’ora, iniziativa personale di Kolo Muani tra due difensori avversari che penetra in area ma al momento del tiro viene chiuso dal recupero provvidenziale di Schingtienne. Intanto il Verona vince con l’Empoli e il Lecce pareggia con la Lazio: dopo 25’ di gioco dell’ultimo turno sarebbe spareggio Lecce-Venezia con l’Empoli in B. Ma proprio al 25’ la Juve pareggia con Yildiz.

Tutto nasce da una rimessa battuta velocemente da Cambiaso nella profondità. Yidliz si invola, entra in area, rientra sul destro e calcia forte sul secondo palo. Radu riesce solo a toccare. 1-1 e arancioneroverdi momentaneamente in B.

La Juve spinge ancora alla ricerca della rete che vale la Champions League e appena dopo la mezz’ora passa in vantaggio. Disimpegno completamente sbagliato dal Venezia con Schingtienne che favorisce il recupero alto della Juve, reattivo Alberto Costa e letale Kolo Mouani che si porta avanti il pallone al limite ed esplode un destro non angolato ma violentissimo. Radu tocca solo, di nuovo: bianconeri un vantaggio e quindi momentaneamente in Champions League.

I ragazzi di Francesco accusano per un attimo il colpo, ma spinti anche da un Penzo in modalità bolgia colgono un palo con Nicolussi Caviglia sugli sviluppi di un traversone. Dopo il 40’ di gioco altra bella giocata dei lagunari con un ispiratissimo Yeboah, dribbling al perimetro e mancino a giro a cercare il secondo palo. Fuori non di molto. Venezia assolutamente vivo. Intanto nei finali dei primi tempi, l’Empoli pareggia al Bentegodi e il Lecce passa avanti contro Lazio.

All’intervallo Juve avanti 2-1, ma il Venezia non molla. L’impatto all’inizio del secondo tempo da parte del Venezia è troppo, ma al 55’ arriva un pareggio quasi insperato.

Bianconeri completamente sorpresi dalla ripartenza improvvisa dei Leoni. Doumbia scappa alle spalle di Cambiaso e Veiga: il pallone messo dentro basso e teso viene sporcato dallo stesso Veiga. A rimorchio arriva Haps che mette dentro, non riesce a salvare sulla linea Savona. Intanto il Verona torna in vantaggio a Empoli giusto al minuto 70.

Al 71’ il Venezia va a un passo dal vantaggio con Doumbia che tira una bordata ravvicinata con Di Gregorio stratsferico che la toglie da sotto la traversa sull'ennesima ripartenza veneziana. Sull’azione successiva veloce contropiede bianconero con Nicolussi Caviglia, ingenuo, sgambetta Conceicao in area. Dagli undici metri, Locatelli apre il piattone e batte Radu. L’ultimo quarto d’ora il Venezia ci prova mettendo in campo cuore ed energia, ma la Juve tiene. Finisce 3-2 per la Juve con il Venezia che retrocede in Serie B. 

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