Calcio Venezia, Dal Canto verso l’esonero: intanto silenzio stampa

VENEZIA. Quarta sconfitta stagionale per il Venezia, due in casa e altrettante in trasferta, seconda consecutiva. Dal Canto in bilico e queste potrebbero essere le sue ultime ore da allenatore arancioneroverde.
«Mi prendo la notte e domani (oggi ndr) per decidere» spiega il direttore sportivo De Franceschi arrivato in sala stampa a comunicare che nessuno di lì in poi avrebbe parlato. Eppure Panzeri si era presentato subito dopo il fischio finale per raccontare la sua chiamata in Nazionale Under 20 di Lega Pro. Ma poi è stato richiamato in spogliatoio da Edoardo Rivola.
«Ci è girata male» ha fatto a tempo a dire il difensore nei pochi secondi davanti ai giornalisti «e abbiamo avuto delle occasioni nel primo tempo per segnare. Anche per sfortuna non le abbiamo sapute sfruttare». Poi il silenzio.
Spogliatoio del Venezia chiuso e più passava il tempo, più si capiva che neanche uno avrebbe aperto bocca. Attorno alle 18.30 è uscito De Franceschi e ha comunicato la decisione. «Nessuno parlerà» esordisce il direttore sportivo «e ora voglio capire e valutare bene il tutto. Mi rivedrò con calma la gara. Non voglio essere impulsivo, parlerò anche con Dal Canto, con i giocatori, e poi faremo le dovute le valutazioni».
Esonero, dunque. «La mia priorità non è l’allenatore» la replica De Franceschi «anche se l’aria è pesante. Non meritavamo di perdere, per me abbiamo fatto una buona partita». Resta il fatto che il Venezia ha iniziato male il mese di ottobre, con un doppio zero in altrettante gare. Dopo la rete dell’ex Margiotta, qualcuno in tribuna ha iniziato a contestare, ad alzare la voce, a chiedere cosa mai facciano durante gli allenamento della settimana. Al 90’ la curva ha urlato di «tirare fuori gli attributi», poi Zima e Legati che sono andati a parlare con i tifosi. Sul cosa si siano detti, resta top secret.
«Non ho parlato con i giocatori» aggiunge De Franceschi. Ma alla ripresa della preparazione in vista della gara di domenica con il Novara, Dal Canto potrebbe non esserci. Arrivato nell’estate del 2013, il mister di Castelfranco non è riuscito a portare la squadra ai playoff nella scorsa stagione. Ma aveva ottenuto la conferma. Quest’anno si è ripresentato al via con un gruppo nuovo, tanto che in estate aveva parlato di un po’ di tempo prima di arrivare all’amalgama. Nessuno, però, si aspettava di partire in questo modo; in casa o si vince o si perde, in trasferta si è vinto a fatica a Mantova, acciuffato il pari in extremis a Pordenone, mentre a Como e a Vicenza, sponda Real, sono arrivate due scoppole senza neppure segnare. De Franceschi ha usato la diplomazia, com’è giusto che faccia al termine di una gara in cui la squadra, subito il gol, è andata in confusione.
Tempo poche ore e sapremo chi ci sarà domenica al Penzo contro i piemontesi. Con o senza Dal Canto.
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