Calcio Mestre, Zironelli: «Ora la sfida decisiva»
MESTRE. Ormai è questione di ore. Il match dell’anno contro la Triestina è alle porte e la tensione sale alle stelle. A cominciare dall’appello della curva triestina Furlan di disertare la partita poiché il prefetto ha chiesto che ogni tifoso venga identificato per motivi di sicurezza. Intanto l’allenatore arancionero Mauro Zironelli analizza la situazione a casa sua, partendo dalla sconfitta con il Belluno.
«Siamo rimasti sorpresi dalle condizioni del campo. Non succede nemmeno in terza categoria.Sono contento che nessuno si sia fatto male, ora capisco perché il Belluno ha avuto così tanti infortuni. Non sto dicendo che abbiamo perso per colpa del campo, ma perché non siamo riusciti a esprimere le nostre potenzialità. Nonostante che negli ultimi 35’ il Belluno non ha superato la metà campo, non siamo riusciti a sfruttare le occasioni da gol. Peccato perché non è un campo adatto a esprimere un buon gioco: è demotivante per qualsiasi giocatore. Nonostante la sconfitta è stata una giornata positiva anche grazie a un ex giocatore del Mestre. Adesso dobbiamo pensare solo a giovedì. Ho tutti a disposizione. Ho tolto Gritti perché eravamo già sotto. Lui è diffidato e non volevo perderlo contro la Triestina».
Prosegue il mister: «Giovedì sarà la partita con la “P” maiuscola. Dobbiamo mettere la gara sui nostri binari e giocare come sappiamo. Abbiamo diversi match point ma questo è quello più importante perché potrebbe arrivare la matematica certezza al Baracca. Spiace che i tifosi alabardati abbiano deciso di non venire, io confido nel nostro pubblico. Sono decisioni del prefetto e vanno rispettate. Ora riprendiamo gli allenamenti e per fortuna ho tutti a disposizione. Verificheremo solo le condizioni di Pettarin, uscito per affaticamento, ma Papo e Zecchin sono recuperati. Ora ci daremo da fare per regalare a Mestre una Pasqua unica e speciale con la vittoria decisiva».
Sulla stessa linea Mehdi Kabine: «Sabato è andata male per il risultato, un pareggio ci poteva stare. Resta il fatto che non siamo stati in grado di giocare come volevamo. È il peggior campo che ho mai visto in vita mia. Se qualcuno pensa che avessimo la testa a giovedì, sbaglia. Il Belluno ha fatto la sua partita su palle ferme e noi ci siamo cascati. Alla fine è stata anche colpa nostra, sapevamo che quella è la loro tipologia di gioco. Sarebbe il massimo vincere al Baracca. Forse è un segno del destino se sabato abbiamo perso e la Triestina è stata bloccata. Mi spiace molto che i tifosi triestini non vogliano venire perché dovrebbe essere uno spettacolo per tutti. Non serviva schedare i tifosi alabardati. Entrambe le squadre hanno due tra le tifoserie più belle. Io sto bene e sono caricatissimo, non vedo l’ora di vincere l’ennesimo campionato. Le occasioni non mancano ma voglio vincere in casa nostra».
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