Boscolo, a soli sedici anni è già campione italiano

Filippo vive a Chioggia e si allena all’Astoria: ha vinto il titolo a Giulianova «Dicono che sono tra i più forti al mondo? Calma, ho molti sacrifici da fare»

Daniele Zennaro / CHIOGGIA

«Filippo Boscolo è ormai una certezza del beach tennis italiano».

Il commento dei cronisti di Eurosport durante i campionati italiani che si sono svolto nello scorso week end a Giulianova, in Abruzzo, non lascia margine ad alcuna interpretazione sulla bravura del sedicenne chioggiotto (ne compirà 17 solo a dicembre) che si è appena laureato campione italiano assoluto della specialità.

In pratica Filippo, che gli amici continuano a chiamare Filippetto come quando era bambino e tirava i primi colpi con la racchetta da beach, ormai è bravo come gli open e non è un caso che in finale abbia superato Doriano Beccaccioli, testa di serie numero uno e tra i primi dieci giocatori del mondo: 9-4 il risultato finale e tanti saluti ai più forti del torneo.

Ma nonostante la giovane età, Filippo Boscolo Meneguolo, cognome che tradisce la sua origine "marinante", ha un palmares da fare invidia ai migliori del mondo. Negli ultimi due anni ha vinto il campionato italiano di doppio maschile under 16, è arrivato secondo nel torneo under 18 ed ha indossato parecchie volte la canotta azzurra della nazionale italiana, laureandosi campione del mondo a squadre a Mosca nel 2018, dopo aver vinto il titolo iridato under 14 a squadre ai mondiali di Terracina. E, nonostante i problemi legati alla pandemia, la stagione 2020, che ovviamente avrà un numero di tornei ridotto, è iniziata nel migliore dei modi.

Al Lido degli Estensi, a fine luglio, ha vinto il campionato italiano di doppio misto under 18 in coppia con Anna Bussolari ed è arrivato terzo nel doppio maschile. Ai campionati italiani assoluti di Giulianova, come detto, ha vinto il titolo silurando i più forti, mentre, in coppia con il grossetano Damiano Rosichini, nel doppio maschile, prima di fermarsi ai quarti, ha fatto fuori coppie eccellenti del calibro di Valmori-Alessi e Chiodoni-Meliconi. Ma Filippo non si ferma e questo fine settimana sarà impegnato a Fiumicino e Grosseto, mentre a fine mese l'appuntamento è con i regionali di Rosolina e con l'Open che vedrà un montepremi di duemila euro.

«Il mio sogno - dice il campione chioggiotto - è quello di diventare un professionista del beach tennis. Purtroppo d'inverno mi alleno a Rovigo perché a Chioggia, pur avendo la spiaggia, non esistono strutture indoor e questo ferma molti ragazzini che vorrebbero giocare a beach tennis, anche perché in questo sport, in fondo, basta avere solamente una racchetta e tanta passione. D'estate, invece, gioco sui campi dell'Astoria, assieme a tanti altri ragazzi che si sono innamorati di questa disciplina. Peccato che probabilmente salterà il cartellone internazionale almeno fino ad ottobre o addirittura novembre, anche perché molti giocatori arrivano dal Brasile e lì la situazione è ancora piuttosto critica. Sono tra i più forti? Calma, la strada è ancora lunga e dura, ho iniziato quando avevo appena otto anni, mi alleno con costanza da quattro anni (campo e palestra), dopo aver lasciato il calcio. Sì, devo dire che sono bravino, me la cavo, ci sono ancora molti sacrifici da fare, ma siamo sulla buona strada». —

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