Bel rugby e super Ceccato Ma al Mogliano non basta
A Calvisano i sogni muoiono al tramonto, e davvero poco conta che la semifinale di ritorno vada agli annali con una vittoria moglianese frutto per lunghi tratti del più bel rugby visto quest'anno in Eccellenza.
Calvisano sfrutta al meglio il +15 dell'andata centrando la rivincita contro Rovigo ad un anno dai veleni della Finale 2014, questa volta a campi invertiti: al "San Michele" il clima è quello dei grandi eventi, con tribuna piena e giocatori con l'occhio della tigre già nel riscaldamento. Prime schermaglie con due palle perse in attacco dai padroni di casa sulla pressione difensiva. Il XV di Properzi esaspera i punti di collisione, con Filippucci uomo-ovunque a spazzolare avversari, ma le cerniere bresciane tengono. Al 10' fiammata dei ragazzi di Guidi, che testano la verticale con Ferraro con sventagliata recuperata con difficoltà dai biancoblu. Al quarto d'ora la risposta trevigiana: base a terra ben gestita da Endrizzi appena oltre la metà campo, palla larga per Barraud che tarda la trasmissione di una battuta innescando Pavan sul corridoio stretto. Il centro esce di potenza dal frontale e mangia una ventina di metri lanciando Benvenuti recuperato in extremis sull'out. Mogliano sporca il lancio recuperando l'ovale che viaggia fino a Enrico Ceccato, bravissimo a stringere violentemente l'angolo della corsa planando sotto i pali per il 7 a 0.
Calvisano reagisce di forza e con un drive timonato da Ferraro conquista una punizione che Seymour piazza al 21'. 5' più tardi Salvetti pensa bene di appendersi su Saccardo in rimessa laterale, il giallo è inevitabile e Mogliano prova ad approfittare della superiorità: gli avanti cuciono una sequenza stretta micidiale, Barraud e Ceccato si capiscono al volo e confezionano un uno-due per l'ingresso a mille di Van Zyl che marca la meta del 14 a 3. Il match s'innervosisce, Calvisano recupera la parità numerica e allo scadere trova due calci di Seymour fissando il 9 a 14.
Al rientro subito in piazzola Barraud per tenuto a terra calvino. 17 a 9, Calvisano annusa il pericolo e compatta gli avanti, che tra mischia chiusa, rimessa laterale e drive avanzante trovano la chiave per scardinare la difesa: al 10' l'avanzamento giallonero è inarrestabile e Di Giulio deposita l'ovale alla base del palo per il 16 a 17.
Ultimo quarto: Mogliano preme nella metà avversaria ma continua ad avere problemi in chiusa, mentre le terze si caricano in spalla mezza squadra con un lavoro massacrante sulle collisioni a terra. Al 34' i Campioni d'Italia piazzano il colpo pesante: errore difensivo sul lato destro per Mogliano, il Cammi muove palla interno/esterno e trova due punti d'incontro che liberano Mbandà sull'out per la meta del sorpasso a 5' dalla fine. Mogliano è fuori dalla semifinale ma vuole la vittoria e gioca alla morte su ogni azione, trovando soddisfazione proprio sul fischio finale con Van Zyl che legge bene l'ultimo attacco intercettando l'ovale e volando sotto i pali per il 24 a 23 che rende appena meno amara la seconda uscita consecutiva ad un passo dal Paradiso.
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