«Bebe» Vio conquista il suo primo oro

Beatrice Vio, 16 anni, ha vinto a Montreal, in Canada, la sua prima medaglia d'oro in una gara di Coppa del Mondo. Ora l'atleta moglianese, campionessa paralimpica di scherma, punta ai campionati mondiali che si terranno ad agosto di quest'anno in Ungheria. La gara di sabato, che l'ha vista trionfare portando i colori dell'Italia sul gradino più alto del podio, è infatti valida per le qualificazioni alla competizione iridata di quest'estate. Beatrice Vio, unica atleta al mondo a gareggiare senza i quattro arti e con l'ausilio di particolari protesi, prima di questo grande risultato era diciassettesima del ranking mondiale per la categoria B, nella disciplina del fioretto paralimpico. Un risultato estremamente significativo. Superate le giovanili, oggi Bebe, gareggia tra le grandi, e vince. Sabato sulla pedana canadese ha sconfitto in finale la polacca Makowska col punteggio di 15-9, in semifinale aveva battuto la tedesca Briese-Baetke con il netto punteggio di 15-4; sono rispettivamente la numero 2 e 3 del mondo. Aspettando di sfidare la sua bestia nera, l'ungherese Dani, che l'aveva battuta nelle ultime finali, per la campionessa moglianese non rimane che godersi questo enorme successo: «Bebe», ha commento il ct della nazionale di scherma paralimpica, Fabio Giovannini «ha dimostrato di avere una mentalità vincente».
«Sei grande, impareggiabile Bebe!». Con queste parole i governatore Luca Zaia ha salutato l'impresa di Bebe, «la storia di questa splendida ragazzina e della sua famiglia, che l'ha sempre seguita e sostenuta, è un storia di coraggio, di forza d'animo ed è la dimostrazione che nessun traguardo è precluso se, come ha fatto lei, si riesce a tramutare in energia positiva anche la peggiore delle disgrazie».
«Ciao, una grande emozione per noi ieri sera sentire l'inno d'Italia per Bebe: oro in coppa del Mondo a Montreal!» Papà Ruggero affida a un sms inviato a tutti gli amici la sua felicità. Che è anche quella di Bebe. È la mezzanotte di sabato, ora locale. In Canada sono le 18, quando viene intonata l'aria dell'inno di Mameli. È per Bebe che, questa volta, al terzo tentativo in una prova di Coppa del Mondo, ce la fa. Dopo gli argenti è finalmente arrivato anche l'oro. A Montreal la combattiva e tenace atleta moglianese, che ha appena compiuto 16 anni, è voluta andarci da sola. I genitori, papà Ruggero e mamma Teresa Grandis, li ha lasciati a casa. Mentre lei elimina stoccata dopo stoccata le sue avversarie, loro sono a cena con amici e non staccano un momento gli occhi dal telefonino.
Matteo Marcon
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