Basket, batosta per la Reyer a Milano: Armani vince 93-68
Anche Milano, come la Virtus Bologna, viaggia su altezze siderali per una squadra ben lontana dall’aver trovato una soluzione ai limiti attuali, dominata dall’Olimpia fin dalla prima azione
MILANO. Male, malissimo: la Reyer sprofonda (68-93) al Forum, freddo siberiano.
Anche Milano, come la Virtus Bologna, viaggia su altezze siderali per una squadra ben lontana dall’aver trovato una soluzione ai limiti attuali, dominata dall’Olimpia fin dalla prima azione. La Reyer era uscita da Assago con un pesantissimo -34 (65-99) in gara-2 dell’ultima semifinale scudetto, ieri ha ripetuto quella prestazione.
Terza sconfitta di fila per la Reyer, perdere con Milano ci sta, non con queste modalità che non rispecchiano il “credo” di De Raffaele. L’Eurocup aiuterà il tecnico a trovare quell’identità che manca, sperando che non serva troppo tempo, ma al Forum è stato compiuto addirittura un passo indietro rispetto a domenica scorsa.
Zero mira. Fuori Stone nella Reyer, Messina non fa sconti, dentro Delaney, Rodriguez e Hines, nelle rotazioni degli stranieri stanno fuori Grant, Daniels e Tarczewski, nell’Olimpia mancano Moraschini e Alviti tra gli italiani. Prima della partita Brooks ha ricevuto la sua maglia numero 23 dell’Olimpia, in campo con Phillip, Tonut, Charalampopoulos e Watt, mentre Messina ha replicato con Delaney, Shields, Ricci, Melli e Hines. Reyer spara a salve, Milano spara triple (Ricci e Shields): 6-0 e cambi difensivi meneghini che rallentano il gioco orogranata (8-2), poco ritmo, e time-out immediato di De Raffaele.
Nebbia novembrina in attacco per Venezia (13-5), opzione Daye per provare ad accendere la squadra al posto di un inconcludente “Chara”, Olimpia che non dilaga per la buona difesa orogranata (5 palle perse da Milano), con De Raffaele che prova a sparigliare le carte con l’imprevedibilità di Sanders. Non arriva la scossa, arriva la schiacciata di Biligha (15-5), poi bissata dall’ex (17-7), Datome colpisce dall’arco, De Nicolao lancia un salvagente (20-10) sulla sirena: 2/7 da 2, 2/8 da 3. Una miseria.
L’abisso. Secondo quarto, De Raffaele si gioca le carte Mazzola ed Echodas (24-10), il quadro peggiora con Sanders troppo individualista e le maglie difensive che si allargano (27-10). Asfissiante, d’anticipo, ritmi elevatissimi: Milano toglie il fiato alla Reyer. Ossigeno puro arriva dalla tripla frontale di Mazzola (27-13), Venezia paga un amalgama precario, Cerella prova a portare intensità, Shields colpisce indisturbato dall’arco (30-13). Lezioni di difesa e in attacco dell’A/X Armani alla Reyer (32-13). Giocatori con le mani sui fianchi, De Raffaele ad allargare le braccia (36-15).
Buio assoluto in attacco, Venezia doppiata (44-22), sotto di 21 punti al rientro negli spogliatoi (46-25). AGONIA.Tre triple aprono il terzo quarto (52-28), Milano infierisce (57-28), si segna solo dal perimetro, Reyer poco reattiva anche a rimbalzo, ma almeno Venezia prova a difendere e Tonut si schioda dal perimetro (62-38), Daye corre (62-42), Watt stoppa Datome. Segnali di risalita (18-18 al 7’ nel parziale), basta il time-out di Messina per scatenare Milano (69-43), terza sirena sul -28 (73-45). Reyer che segna 20 punti nel quarto, dopo averne imbucati 25 a metà gara, ma ne incassa 27. Coperta sempre cortissima. Milano è una sinfonia da Eurolega (80-50), la Reyer prova a dare un senso alla serata da incubo.
Niente da fare, c’è solo da aspettare la fine, Messina chiude con Leoni e Rapetti in campo.
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