Basket A/2 donne La Formica è pronta a far volare l’Umana
MESTRE. La lunga attesa è terminata. Alessandra Formica torna a indossare la maglia numero 13 domenica a Crema, il primo dei due big-match che attendono la capolista Umana nell’arco di quattro giorni. La diciannovenne ala-pivot scalpita da qualche settimana, finalmente il semaforo è verde dopo l’ultimo controllo effettuato dal dottor Roberto Vianello, che l’ha operata a metà luglio dopo l’infortunio rimediato ad Atene con la Nazionale A. «Ci siamo, finalmente» assicura Alessandra Formica, «sensazioni? Un po’ agitata lo sono, da più di sei mesi non gioco una partita. Scalpito già da un po’, ma è normale. Per me andare in campo a Crema è la prima vittoria».
Formica ritrova la sua squadra in testa al campionato di serie A/2 femminile. «Che sofferenza da quando è iniziato il campionato! Sapevo di dover rispettare i tempi previsti, sono stati sei mesi difficili e complicati, ma rendermi conto che ogni scadenza era rispettata al secondo, aumentava l’ottimismo. Non ho mai avuto problemi, il ginocchio ha tenuto benissimo». Due anni e mezzo fa Alessandra Formica aveva vissuto un’esperienza quasi analoga. «All’altro ginocchio, ma era un problema diverso. Quell’esperienza è servita, logico che dopo Atene ero arrabbiata, dovevo pagare dazio alla sfortuna ancora una volta, dopo l’operazione ho cominciato a guardare avanti. So anche che non dovrò avere fretta a trovare la forma migliore, arriverà giocando. Se poi lo staff tecnico della Nazionale riterrà che potrò dare una mano agli Europei, tanto meglio».
Formica si è infortunata il 23 giugno scorso, ad Atene, dove l’Itala stava giocando una gara delle qualificazioni agli Europei 2013, riportando la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, ed è stata operata l’11 luglio. Domenica riparte da Crema. «Partita bella tosta, squadra forte, da non sottovalutare. Cercherò di dare il mio contributo. Ritrovare la squadra prima in classifica è bellissimo. Quattro giorni che decideranno il campionato? Direi di no, anche se battendo sia Crema che San Martino ci spianeremo la strada per bene. Pensiamo a superare il primo ostacolo, poi ci concentreremo sulla Fila, unica squadra che finora ci ha battuto. È da quel giorno che aspettiamo la rivincita». Ha avuto come “compagno” di lavoro Tommaso Fantoni. «Qualche consiglio? Certo, ma Tommy è un grande. Sapendo quello che sta passando, gli faccio un grande in bocca al lupo. Aspetto di rivederlo in palazzetto, oltre che in palestra».
Michele Contessa
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia