Barcolana, minishow di Irene Grandi all’arrivo

Ha intonato ”Una vita in vacanza”. Margherita Granbassi la più fotografata
E' stato uno di quelli difficili da dimenticare, unico, nella sua originalità, nella storia della Barcolana. Allo scafo delle ”Stelle Olimpiche” va il podio per l’approdo più intrigante e artistico, confezionato sul carisma e sulla voce di Irene Grandi, la autentica ”guest star” della regata di ieri. La cantante, al suo debutto in una manifestazione velica, ha regalato al suo arrivo le note di ”Una vita in vacanza”, uno dei suoi brani più conosciuti, sorretta nel coro forse in modo non impeccabile dalle compagne di regata, ma tale da lasciare il segno e quasi del materiale per una sorta di mini bootleg.


L’artista toscana, tra una randa ed un brindisi, ha saputo comunque porre l’accento sul tema sociale che ha riunito per una volta lo sport e la musica, binomio quasi inedito da queste parti: «Sono spesso coinvolta in iniziative di solidarietà, soprattutto per quanto riguarda l’aiuto ai bambini – ha sottolineato Irene Grandi al suo arrivo sulle Rive – ed è un coinvolgimento a cui mi sottopongo sempre volentieri. Quando qualcuno ha la ”voce” per raccontare che è bello vivere è giusto che si esprima che sarebbe bello farlo in unico mondo, assieme. Non tutti hanno le medesime opportunità – ha aggiunto – ed è giusto aiutare chi si trova in queste situazioni. Ben vengano quindi manifestazioni come la Barcolana – ha ribadito Irene Grandi, frizzante come il vino che scorreva abbondante sulla barca dopo l’approdo –. Sono iniziative belle per le persone che tentiamo di aiutare ma diventano importanti anche per noi, in quanto ci motivano moltissimo e ci fanno muovere anche senza un impegno dettato dal guadagno».


Quella di Irene Grandi alla Barcolana non vuole essere solo una meteora. L’esperienza di ieri sembra aver galvanizzato la bionda rocker fiorentina, intenzionata a riassaporare a vela il golfo di Trieste, magari coniugando una regata a un suo concerto: «Sarebbe l’ideale – ha aggiunto – tanto più che nel 2010 voglio fare uscire un mio nuovo album. Spero di trarre ispirazione anche da questa esperienza, per me assolutamente inedita».


L’equipaggio delle ”Stelle Olimpiche”, 52° all’arrivo, ha proposto ieri altre novità. Assieme alle presenze delle ”senatrici” triestine – Larissa Nevierov, Valentina Turisini, Giulia Pignolo, Noemi Batki, Daniela Chmet, Elisabetta Marin e Giovanna Micol – figuravano i nuovi innesti come la sciatrice Gabriella Peruzzi, la velista Maria Quarra, Alessia Pieretti (pentathlon) ma soprattutto Paola Protopapa, la medaglia d’oro nel canottaggio, nel quattro misti, alle Paralimpiadi di Pechino dello scorso anno. La ”stella” più fotografata? Margherita Granbassi. Non doveva essere della partita ma la neocampionessa del mondo di fioretto a squadre, tra nostalgia di casa e senso di appartenenza alla causa della solidarietà delle azzurre, alla fine è salita a bordo, pur a mezzo servizio, in seguito al noto infortunio al dito della mano destra: «Ho alle spalle da pochissimo la tensione dei mondiali e volevo fare una regata quasi di relax ma la partenza è stata invece adrenalinica, come del resto altre fasi della intera regata – ha affermato soddisfatta –. Ho vissuto soprattutto un avvio spettacolare, dove è emerso un bel lavoro di gruppo. Ci siamo divertite – ha aggiunto – e io ho cercato di fare la mia parte, in modo, diciamo disinvolto (ride) nonostante gli impedimenti alla mano destra. Infatti a breve tornerò a farmi visitare. Ho potuto gareggiare ai mondiali solo grazie a un tutore speciale ma ora bisogna risolvere il problema. Non escludo infatti un intervento, non so quando e dove ma l’importante è tornare in piena efficienza per la Coppa del Mondo in febbraio
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