Attentati di Parigi, Barraud ha lasciato l’ospedale

Al francese del Mogliano, ferito nell’attentato del 13 novembre, è arrivato un video dai compagni: "Ti aspettiamo"

MOGLIANO. La notizia è di quelle che non vedi l’ora di leggere. Aristide Barraud è tornato a casa. Il ventiseienne rugbista del Mogliano, colpito da due proiettili al polmone e al tendine d’Achille in rue de Charonne, uno dei sette luoghi scelti dai terroristi per seminare morte a Parigi, è stato dimesso dall’ospedale Saint Louis ed è tornato nell’abitazione di Massy, la cittadina a 10 chilometri dalla capitale francese, dove il mediano d’apertura risiede con la famiglia. Nelle prossime settimane, della Sorbona si dividerà fra casa e clinica per proseguire terapie e riabilitazione. Con l’anno nuovo, invece, potrebbe rientrare a Mogliano per rimanere accanto al gruppo e proseguire le cure.

Mamma Véronique invece è passata domenica per Mogliano. Una toccata e fuga: l’allenatore Ezio Galon è andato a prenderla all’aeroporto e l'ha accompagnata nell’appartamento normalmente abitato da Aristide, dove ha recuperato qualche vestito del figlio. Con il piazzatore del Marchiol, nei giorni scorsi, hanno parlato lo stesso Galon e il capitano Marco Filippucci. Con quest’ultimo, la chiacchierata è nata dopo che l’ex Benetton gli aveva inviato il video pensato per augurargli una pronta guarigione. Otto minuti in cui si alternano giocatori, dirigenti, magazzinieri e simpatizzanti del Mogliano. «Mi ha detto che è fiducioso per il prosieguo delle terapie e della riabilitazione» spiega Filippucci, «Ha tanta voglia di vederci e tornare a giocare. È aggiornato sulle nostre partite, sta meglio, anche se è un po’ stanco e dimagrito. Il peggio è passato, ora non bisogna avere fretta. Un passo alla volta».

Barraud ha fatto sapere che della sua riabilitazione se ne farà carico l’équipe medica dello Stade Français, il top-club del campionato transalpino capitanato dall’azzurro Sergio Parisse con la cui maglia lo stesso atleta aveva militato prima di trasferirsi in Italia. Tre, si diceva, i punti colpiti: un polmone, perforato da un proiettile e immediatamente collassato, il tendine d’achille, lesionato ma fortunatamente non reciso da un secondo colpo, e la coscia, quest’ultima però ferita solo di striscio e nettamente la meno preoccupante delle situazioni.

Deliziosa la locandina ideata dal Marchiol per lanciare il match di venerdì 4 con Calvisano (ore 19) in diretta Rai. Sarà il primo casalingo dal ferimento di Aristide. E allora il club ha scelto l’immagine del parigino nell’atto di piazzare. Alle sue spalle spicca la Tour Eiffel, ai lati un messaggio che stringe il cuore: “On est tous avec toi”, “Siamo tutti con te”.

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