Anche Nicchi a Portogruaro per i 35 anni della sezione Aia
PORTOGRUARO. Trentacinque anni di attività: è il prestigioso traguardo raggiunto dalla sezione arbitri di Portogruaro, che nei giorni scorsi ha festeggiato l'anniversario nei rinnovati locali dell'Oratorio Pio X, in centro a Portogruaro. Nell’occasione premiati alcuni tesserati della sezione portogruarese, come Luca Vian, Mattia Drigo, Daniel Gafton, Sulejman Alioski, Paolo Pinos e Federico Tesolin.
La sezione Aia di Portogruaro (sede in via Resistenza) conta circa cento tesserati ed ha per presidente Andrea Bonavia (in carica dal 2008), vice presidente Cristian Camillo, designatore Agostino Brunzin, e rinnoverà le cariche nel maggio 2016. Ospite d'onore della celebrazione dei 35 anni Marcello Nicchi, presidente nazionale dell’Associazione Italiana Arbitri. «In un momento così difficile per l'economia italiana, che si ripercuote anche nel mondo del calcio, il movimento arbitrale italiano si distingue per capacità organizzativa e di programmazione. Ai giovani e giovanissimi consiglio di provare a diventare arbitri: da noi troveranno cultura, rispetto, formazione». Quale giudizio sul meccanismo che porta gli arbitri dai primi passi ai vertici del calcio? «È un sistema che premia il merito e basta, i più bravi salgono sempre più in alto. Ma non esiste solo il vertice, c'è una base fatta di 12 mila partite a settimana. Gli arbitri sono ovunque dove si faccia calcio...».
Giuliano Vendramin, presidente dell’Aia regionale, ha illustrato i numeri del Veneto, sottolineando che le sezioni, come quella di Portogruaro, svolgono il ruolo fondamentale di reclutamento e di designazione nella categorie inferiori».
Gianluca Rossitto
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